In occasione delle celebrazioni per il bicentenario della Bolivia, la cattedrale di Sucre, arcidiocesi primaziale del Paese, è stata teatro di una Eucaristia, con l’obiettivo di pregare per la patria e rinnovare l’impegno di tutti per un Paese più giusto e fraterno. La messa, presieduta dall’arcivescovo, mons. Ricardo Centellas, ha visto la partecipazione di autorità civili ed ecclesiastiche. “Tra tante espressioni di gioia per il Bicentenario, non poteva mancare una Eucaristia per pregare per la Bolivia”, ha detto il primate. In questo bicentenario, ha aggiunto, “preghiamo affinché in tutti i boliviani appaia un cuore alla maniera di Gesù, un cuore spezzato e donato agli altri”.
Nel contesto delle elezioni presidenziali, previste per il 17 agosto di quest’anno, l’arcivescovo ha invitato a guardare avanti con responsabilità civica: “Speriamo che nelle prossime elezioni le nuove autorità abbiano questo cuore capace di abbracciare tutti i boliviani”. E ha lanciato un appello alla preghiera perseverante e alla costruzione di una patria in comunione: “Che tutti noi siamo capaci di camminare insieme, alla ricerca di una Bolivia dove regnino l’unità, la pace, la giustizia e la prosperità”. Mons. Centellas, infine, ha ricordato il significato originario dell’indipendenza nazionale: “Un Paese libero e sovrano per amare, non per odiare. Un Paese libero e sovrano per accogliere tutti, non solo alcuni”.