Nicaragua: il vescovo in esilio Báez riceve negli Usa premio Pacem in Terris, “non ci stancheremo di lottare pacificamente”

Il vescovo ausiliare di Managua, mons. Silvio Báez, che da anni vie in esilio, a Miami, ha ricevuto mercoledì il premio Pacem in Terris 2025 in Iowa, Stati Uniti. Si tratta di un riconoscimento riservato a persone che hanno dedicato la loro vita alla difesa della giustizia, dei diritti umani e della dignità dei popoli. “Questo premio – ha detto, secondo quanto riporta il sito indipendente Despacho 505 – non è un onore personale, ma un riconoscimento alla lotta instancabile di molti nicaraguensi coraggiosi e dignitosi che hanno lavorato e continuano a lavorare per la pace, la libertà e la difesa dei diritti umani nel nostro Paese”.
E ha proseguito: “Come sapete, lavorare per la pace in Nicaragua nel corso degli anni è stata una sfida molto difficile. In Nicaragua si sentono voci che chiedono giustizia e libertà. Sono state messe a tacere, calunniate e violate da un regime dittatoriale che cerca di imporre l’accettazione di una falsa normalità. Il regime ha anche cercato di mettere a tacere e screditare la Chiesa, ma l’impegno della Chiesa per la libertà, la pace e la giustizia rimane, perché ha le sue radici e i suoi fondamenti in Gesù Cristo, non proviene da un’ideologia o da un programma politico”.
Tuttavia, il vescovo ha riconosciuto che le sfide che affrontiamo in Nicaragua “sono lungi dall’essere finite” perché il regime dittatoriale si aggrappa al potere “schiacciando brutalmente ogni dissenso”, ha denunciato. Ciononostante, si è detto convinto che con l’accompagnamento della Chiesa universale e “la pressione opportuna della comunità internazionale non ci stancheremo di continuare a lottare pacificamente per la giustizia e la libertà in Nicaragua”.

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