“L’amicizia autentica e disinteressata è possibile”. Con queste parole mons. Cristian Crișan, vescovo della Curia Arcivescovile Maggiore, ha letto il messaggio del card. Lucian Mureșan nella Cappella Sistina, durante l’omaggio al beato Iuliu Hossu. Ricordandone la testimonianza di fede e il coraggio nella persecuzione, Crișan ha sottolineato che “la sete di giustizia e di verità sarà soddisfatta” e che “è possibile, con l’aiuto del Signore, rimanere degni e liberi, amare e perdonare”. Hossu fu creato cardinale in pectore da Paolo VI nel 1969 e beatificato da papa Francesco nel 2019. Il suo impegno per la salvezza degli ebrei durante l’Olocausto è stato ricordato come esempio concreto di fraternità. “Dove ha trovato Iuliu Hossu la forza? Nell’amicizia con il Signore e nel servizio sincero e generoso verso gli altri”, ha detto Crișan. Il messaggio si è chiuso con l’invito a raccogliere l’eredità spirituale del beato: “La mia lotta è finita! La vostra continua! Portatela fino alla fine!”.