“Siamo pellegrini o erranti? Camminiamo con una meta o siamo dispersi nel vagare?”. Sono le domande esigenti del Papa, nel testo dell’omelia della messa per il Giubileo degli artisti e del mondo della cultura, letta dal card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, che presiede la messa nella basilica di San Pietro al posto del Papa, ricoverato al Gemelli. Per Francesco, “l’artista è colui o colei che ha il compito di aiutare l’umanità a non perdere la direzione, a non smarrire l’orizzonte della speranza”. “Ma attenzione: non una speranza facile, superficiale, disincarnata”, il monito: “No! La vera speranza si intreccia con il dramma dell’esistenza umana. Non è un rifugio comodo, ma un fuoco che brucia e illumina, come la Parola di Dio. Per questo l’arte autentica è sempre un incontro con il mistero, con la bellezza che ci supera, con il dolore che ci interroga, con la verità che ci chiama”.