Si è aperta presso la Sala Consiliare del Comune di Melfi l’assemblea promossa dalla diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa sul tema “Aree interne: nuove forme pastorali capaci di leggere il presente e generare un cambiamento”. L’evento, organizzato dall’Ufficio per la pastorale sociale e della legalità in collaborazione con il Meic, coinvolge istituzioni, politici, sindacati e associazioni locali per riflettere sul futuro dei territori marginali, in preparazione al Giubileo 2025. Mons. Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, ha aperto i lavori con una riflessione sulle “aree interne”, proponendo criteri per individuare nuovi percorsi pastorali e sociali. “Dobbiamo sentire tutti l’urgenza di denunciare l’abbandono di una parte rilevante del territorio nazionale e, in pari tempo, il bisogno di ravvivare luoghi in cui la vita rischia di finire”, ha dichiarato mons. Fanelli: “Nessuna strada conduce al futuro se non incrocia le aree marginali che rappresentano la maggior parte del territorio italiano e che, accomunate da criticità, sono depositarie di straordinaria ricchezza”. L’incontro affronta anche le difficoltà dello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi, evidenziando il lavoro come una delle preoccupazioni più urgenti per le comunità locali. La giornata si concluderà con l’intervento del vescovo Fanelli, che ribadirà l’impegno della Chiesa per una rinascita delle aree interne a beneficio dell’intero sistema nazionale.