Papa Francesco: “buon anno a tutti, anche ai detenuti rimasti in cella”

“Vi faccio gli auguri di buon anno: il prossimo anno sia meglio di questo”. E’ il congedo, a braccio, del Papa dal carcere di Rebibbia, dove ha aperto la porta Santa e ha presieduto la messa nella chiesa del Padre Nostro. “Da qui vorrei salutare i detenuti rimasti in cella, che non sono potuti venire”, ha proseguito sempre a braccio Francesco, dopo aver salutato uno ad uno tutti i presenti: “Un saluto a tutti voi e a ognuno di voi”. “E non dimenticate: aggrapparsi all’ancora, le mani aggrappate”, il riferimento all’ancora della speranza, al centro dell’omelia pronunciata a braccio durante la celebrazione eucaristica: “Buon anno a tutti!”. Prima di uscire, il Santo Padre si è fermato davanti al presepe realizzato dal laboratorio di falegnameria del penitenziario romano. Prima di salire in macchina per lasciare il carcere, il Papa si è accorto della gente che lo attendeva all’esterno e ha fatto “retromarcia” per salutare anche loro.

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