“Tante volte vengono nelle udienze dei bambini Ucraini. Questi bambini non sorridono, hanno dimenticato il sorriso. Per favore, pensiamo a questi bambini, nelle terre di guerra, di dolore”. È l’appello a braccio del Papa, al termine dell’omelia della messa finale del suo viaggio ad Ajaccio. “Purtroppo sappiamo bene che non mancano tra le nazioni gravi motivi di dolore: miseria, guerre, corruzione, violenza”, l’analisi di Francesco: “Davanti alle devastazioni che opprimono i popoli, la Chiesa annuncia una speranza certa, che non delude, perché il Signore viene ad abitare in mezzo a noi. E allora il nostro impegno per la pace e la giustizia trova nella sua venuta una forza inesauribile”. “Gesù è in mazzo a noi, quando facciamo figli, ci prendiamo cura degli anziani, invece non c’è quando facciamo chiacchiericcio, quando sparliamo degli altri”, l’altra aggiunta a braccio.