Papa ad Ajaccio: “sana laicità significa liberare la religione dal peso della politica”

Sviluppare “un concetto di laicità non statico e ingessato, ma evolutivo e dinamico, capace di adattarsi a situazioni diverse o impreviste, e di promuovere una costante collaborazione tra autorità civili ed ecclesiastiche per il bene dell’intera collettività, rimanendo ciascuno nei limiti delle proprie competenze e del proprio spazio”. E’ l’invito del Papa, nel suo primo discorso ad Ajaccio, a conclusione del congresso sulla religiosità popolare nel Mediterraneo. Sana laicità, ha detto Francesco citando Benedetto XVI, “significa liberare la religione dal peso della politica e arricchire quest’ultima con gli apporti della religione, mantenendo tra loro una necessaria distanza, una chiara distinzione e la necessaria collaborazione tra le due. Una tale laicità sana garantisce alla politica di operare senza strumentalizzare la religione, e alla religione di vivere liberamente senza appesantirsi con la politica dettata dall’interesse, e qualche volta poco conforme, o addirittura contraria, alle credenze religiose. Per questo la sana laicità è necessaria, anzi indispensabile a entrambe”. “In questo modo si potranno liberare più energie e più sinergie, senza pregiudizi e senza opposizioni di principio, in un dialogo aperto, franco e fecondo”, ha commentato il Papa.

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