Campi Bisenzio: sono 320 le domande presentate dalle famiglie evacuate, 3.500 le richieste danni

Trecentoventi domande per il Contributo di autonoma sistemazione per i nuclei familiari che sono stati evacuati durante l'alluvione del novembre scorso e circa 3.500 i cittadini che hanno presentato il modello B1, ovvero la richiesta danni per privati e attività produttive. Sono questi i numeri, decisamente bassi, relativi al Comune di Campi Bisenzio alla data di scadenza fissata dalla Regione. D'altronde, anche nei giorni scorsi il sindaco Andrea Tagliaferri era stato chiaro: prima con un video condiviso sui social e poi con alcune dichiarazioni che non lasciano spazio ad alcuna interpretazione: “Non deve passare il messaggio che, a causa di un numero così basso di domande, la situazione non sia così grave come invece è stato e come abbiamo subito denunciato”

(Foto ANSA/SIR)

Trecentoventi domande per il Contributo di autonoma sistemazione per i nuclei familiari che sono stati evacuati durante l’alluvione del novembre scorso e circa 3.500 i cittadini che hanno presentato il modello B1, ovvero la richiesta danni per privati e attività produttive.

Sono questi i numeri, decisamente bassi, relativi al Comune di Campi Bisenzio alla data di scadenza fissata dalla Regione. D’altronde, anche nei giorni scorsi il sindaco Andrea Tagliaferri era stato chiaro. Prima con un video condiviso sui social e poi con alcune dichiarazioni che non lasciano spazio ad alcuna interpretazione: “Non deve passare il messaggio che, a causa di un numero così basso di domande, la situazione non sia così grave come invece è stato e come abbiamo subito denunciato”. Il dibattito, tuttavia, in questo momento si è spostato soprattutto sul piano politico. E, anche in questo caso, Tagliaferri è stato chiaro: “Ci sentiamo abbandonati da questo Governo come Comune e come amministrazione. Dopo la visita istituzionale di ormai due mesi fa del ministro Musumeci, né i cittadini, né i vari enti hanno ricevuto più nessuna rassicurazione ufficiale rispetto a quelle che sono le risorse messe a disposizione dal governo”.

A poco più di due mesi dall’alluvione, quindi, “niente è stato fatto e deliberato né dal Governo, né dal Parlamento per la Toscana e in modo particolare per Campi Bisenzio: è arrivato il momento che chi ha delle responsabilità se le assuma, perché sia i cittadini che le istituzioni si sentono abbandonati”. Passando invece all’altro tema che sta particolarmente a cuore alla cittadinanza, quello della sicurezza idraulica, il sindaco ha voluto “fare il punto della situazione per tutti quegli interventi che l’amministrazione sta portando avanti: a Villa Montalvo proseguono i lavori di deumidificazione, ripulitura e messa in sicurezza del fondo librario e dell’archivio, così come quelli di ripulitura del parcheggio e per il consolidamento, da parte del genio civile, del muro della Marina. Nelle prossime settimane spiegheremo a tutta la popolazione quali sono gli interventi che sono stati fatti dal Genio civile e del Consorzio di bonifica per la sicurezza idraulica”.

E se al sindaco ha voluto replicare il deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi, in suo “soccorso” è arrivata la Cna. “Ricordiamo al primo cittadino di Campi Bisenzio – ha detto Rossi – che il 28 dicembre scorso il ministero per la Protezione civile, guidato da Nello Musumeci, ha stanziato ulteriori 25 milioni di euro per le somme urgenze”. Diversa la posizione dell’associazione di categoria, espressa per voce di Giacomo Cioni, presidente Cna Firenze Metropolitana: “Le preoccupazioni del sindaco Tagliaferri sono condivisibili e valide per tutte le zone della Toscana colpite dall’alluvione. È proprio adesso, a distanza di oltre due mesi, con un censimento dei danni ormai concluso o prossimo alla conclusione, che è possibile impiegare proficuamente i fondi stanziati: sia per concretizzare azioni utili alla ripartenza, che per realizzare opere infrastrutturali necessarie a scongiurare eventi analoghi in futuro. Certo, con i fondi fino ad adesso stanziati dal governo, specie in ambito di sicurezza territoriale, si può far poco o niente, mentre sono necessari interventi di messa in sicurezza sia nell’immediato che nel medio-lungo periodo”.

 

(precedentemente pubblicato su Toscana Oggi)

Altri articoli in Territori

Territori