Benvenuto a Nordest!

Si potrebbe ritenere un frutto speciale della "visita ad limina" compiuta dai vescovi del Triveneto alla Santa Sede nel febbraio scorso la triplice visita che papa Francesco ha deciso di compiere nelle nostre Chiese del Nordest in questi mesi fortunati del 2024: in questa domenica a Venezia, il 18 maggio a Verona, il 7 luglio a Trieste. Tutte visite caratterizzate nelle loro tappe, pur concentrate in una giornata, anzi meno, dalla sensibilità peculiare del papa e dalla sua attenzione verso ambiti particolari in una visione universale d'insieme.

Si potrebbe ritenere un frutto speciale della “visita ad limina” compiuta dai vescovi del Triveneto alla Santa Sede nel febbraio scorso la triplice visita che papa Francesco ha deciso di compiere nelle nostre Chiese del Nordest in questi mesi fortunati del 2024: in questa domenica a Venezia, il 18 maggio a Verona, il 7 luglio a Trieste. Tutte visite caratterizzate nelle loro tappe, pur concentrate in una giornata, anzi meno, dalla sensibilità peculiare del papa e dalla sua attenzione verso ambiti particolari in una visione universale d’insieme. La “misericordia”, innanzitutto, che si esprimerà nella visita alle carceri, quello femminile della Giudecca a Venezia e quello di Montorio a Verona; il tema urgente e pressante della “pace”, che sarà manifesto nella presenza del papa all’evento “Arena di pace 2024” a Verona come pure alla conclusione della 50ª “Settimana sociale dei cattolici in Italia” (non più “dei cattolici italiani”, perché ancora più aperta a tutti) sul tema “Al cuore della democrazia, partecipare tra storia e futuro”; la vicinanza ai giovani, dedicando Francesco incontri specifici per loro: ai giovani di varie età appunto in Campo della Salute a Venezia con delegazioni da tutto il Triveneto (anche dalla nostra diocesi: unico margine di partecipazione della comunità clodiense, oltre alla emblematica presenza del vescovo Giampaolo), ma anche in piazza San Zeno l’incontro per i bambini e i ragazzi, quasi un preludio della Giornata mondiale dei bambini che si terrà la settimana seguente a Roma. Ma, per concentrarsi sulla mezza giornata di oggi a Venezia, anche l’attenzione all’arte e alla cultura con la prima tappa al padiglione della Santa Sede sul tema evocativo “Con i miei occhi”, nel contesto della Biennale d’Arte intitolata “Stranieri ovunque”, quasi a volerne declinare in prospettiva positiva le implicazioni nell’oggi spazio-temporale e nel domani dell’eterna visione. E poi, certamente, l’incontro con il “popolo di Dio”, a cui sempre si rivolge con affetto e venerazione, nelle celebrazioni ufficiali in piazza San Marco a Venezia, allo stadio Bentegodi a Verona e in piazza dell’Unità a Trieste. Particolare entusiasmo suscita Francesco in queste tre Chiese locali che incontra, ma – si può dire, almeno di riflesso – anche nelle altre appartenenti alla regione conciliare Triveneto. Sì, anche nella nostra, sentendolo fisicamente più vicino, per quanto non ci sia stato dato ancora di accogliere un papa in questi decenni dei loro numerosi viaggi in ogni regione d’Italia e in tutto il mondo. Ma è sempre lecito sperare che le strade di qualcuno, prima o poi, incrocino anche le nostre!… Ancora qualche nota su queste visite che rallegrano le comunità del Nordest e – ce lo auguriamo – ravvivano la fede e la partecipazione nel cammino sinodale che segna questi nostri anni, proprio per la sollecitazione del papa. Due di queste visite sono programmate proprio a ridosso della festa patronale delle rispettive Chiese: quella di oggi, a Venezia, nella ricorrenza dell’evangelista Marco, il cui simbolo, tra l’altro, reca solennemente incisa la parola “Pax” – come osservava orgoglioso il presidente della Regione Luca Zaia -, dunque festa dell’annuncio cristiano e, ancora, il sempre necessario (anche se purtroppo spesso disatteso) auspicio di pace; quella del 18 maggio, a Verona, qualche giorno prima della ricorrenza liturgica del grande vescovo Zeno (21 maggio) – a 1650 anni dalla morte -, che definì la “vera giustizia” come “madre della misericordia verso i poveri e i miseri”. Inoltre, il papa incontra – oltre alla chiesa veneziana, il cui pastore-patriarca la guida dal 2012, come pure da allora guida in quanto presidente (eletto dopo la temporanea presidenza dell’arcivescovo di Gorizia di allora, il nostro mons. De Antoni) la Conferenza episcopale del Triveneto – due Chiese locali i cui pastori sono entrati, da lui nominati, molto di recente: mons. Domenico Pompili è a Verona dall’ottobre 2022 e mons. Enrico Trevisi è a Trieste da circa un anno (aprile 2023). Un grande dono per questi nuovi pastori che si sentono fin dall’inizio sostenuti in modo speciale dalla vicinanza del papa nella loro non facile missione. Ma è chiaro che il sostegno di papa Francesco è ambito e sentito da tutte le nostre Chiese, ricambiato dall’affetto e dalla preghiera che egli sempre chiede e che gli confermiamo.

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