Papa Francesco: “Vivete sull’esempio dei santi con gli occhi verso il cielo”

Durante i lavori del X Incontro mondiale delle famiglie sono stati presentati nell’Aula Paolo VI la pregiata e artistica Urna contenente alcune reliquie e ricordi personali dei Beati Coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, Patroni dell’evento internazionale. Papa Francesco ha esortato le famiglie a lasciarsi trasformare dal Signore, a “vivere con gli occhi puntati verso il Cielo” affrontando le fatiche e le gioie della vita “guardando sempre dal tetto in su” come dicevano i Beati Maria e Luigi Beltrame Quattrocchi ai loro figli

(Foto Vatican Media/SIR)

Il Festival delle famiglie è stato “uno spartito” in cui si alternavano musica, esperienze di vita, spazi per la riflessione e per la preghiera. Dopo eventi sconvolgenti, prima la pandemia e ora la guerra in Ucraina che si aggiunge a tanti altri conflitti, le parole di Papa Francesco hanno accompagnato con grande speranza l’apertura del X Incontro mondiale delle famiglie. Il Santo Padre ha esortato le famiglie a lasciarsi trasformare dal Signore, a “vivere con gli occhi puntati verso il Cielo” affrontando le fatiche e le gioie della vita “guardando sempre dal tetto in su” come dicevano i Beati Maria e Luigi Beltrame Quattrocchi ai loro figli.

(Foto Vatican Media/SIR)

E la famiglia in quanto maestra per la santità – a proposito della quale così ha sottolineato il cardinale Prefetto del Dicastero, Mons. Kevin Farrell: “Loro non sono solo un ‘terreno da irrigare’, ma il seme da spargere nel mondo per fecondarlo con testimoni reali e credibili della bellezza dell’amore familiare” -, ha visto patroni dell’evento i Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, la coppia beatificata non malgrado il matrimonio ma proprio in virtù di esso. Si dedicarono infatti al servizio e al bene comune fino all’inizio del loro matrimonio e furono i pionieri della pastorale familiare a Roma proponendo incontri e accompagnamento per fidanzati e sposi. Il Papa ha sottolineato che le famiglie hanno una missione da compiere nel mondo. E perciò le ha esortate a camminare insieme: “Partire dalla vostra situazione reale e da lì provare a camminare insieme: insieme come sposi, insieme nella vostra famiglia, insieme alle altre famiglie, insieme con la Chiesa. Penso alla parabola del buon samaritano, che incontra per strada un uomo ferito, gli si fa vicino, si fa carico di lui e lo aiuta a riprendere il cammino. Vorrei che proprio questo fosse per voi la Chiesa! Un buon samaritano che si fa vicino a voi e vi aiuta a proseguire il vostro cammino e a fare “un passo in più”, anche se piccolo”. È necessario ripartire dalla persona avendo l’umiltà di fare un passo insieme all’altro, con la consapevolezza che le difficoltà e i conflitti si superano con le parole e con il silenzio ma anche con il confronto con le altre famiglie. “L’amore che vivete fra voi sia sempre aperto, estroverso, capace di toccare i più deboli e i feriti che incontrate lungo la strada”, così Papa Francesco ha detto alle famiglie di tutto il mondo. “Occorre imparare a vivere la santità in casa dove siamo chiamati a stare come famiglie. E la santità – ha dichiarato Gabriella Gambino, Sottosegretario vaticano per la famiglia – è riuscire a cogliere i segni di Dio nella nostra vita”.

Durante i lavori del X Incontro mondiale delle famiglie sono stati presenti nell’Aula Paolo VI la pregiata e artistica Urna contenente alcune reliquie e ricordi personali dei Beati Coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, Patroni dell’evento internazionale. Il prezioso reliquiario, esposto alla preghiera e alla venerazione di Papa Francesco, viene dall’Arcidiocesi di Napoli ed è custodito dall’Associazione “Il Mestolino di Dio”. Una realtà che promuove la Causa di beatificazione della Venerabile Enrichetta, ultima figlia dei Beati, e diffonde la spiritualità dei Coniugi Beltrame Quattrocchi.

La pregiata urna artistica, in ottone dorato con saldature in argento ed interni in velluto rosso, creata per la pubblica venerazione dei Beati Coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi contiene le seguenti Reliquie:

  • Ex ossibus dei Beati Coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi; 
  • L’Anello di fidanzamento, a forma di grappolo d’uva segno dell’amore sponsale e dell’unione a Cristo, ricevuto in dono dalla Beata Maria da parte del Beato Luigi, il 15 marzo del 1905; 
  • Il libro dei Vangeli usato per la meditazione quotidiana della Parola del Signore dai Beati Coniugi; 
  • La miracolosa immagine della Beata Vergine del Rosario di Pompei con sul retro una iscrizione in inglese “This is the image before which I have so much prayed and wept for your health. Kiss it evening and morning, and keep it always with you. God and this Holy Virgin bless you and yours.” (Traduzione: “Questa è l’immagine davanti alla quale ho pregato e pianto per la vostra salute. Baciatela ogni sera e ogni mattina e tenetela sempre con voi. Il Signore e questa Beata Vergine benedicano voi e i vostri.”), vergata dalla stessa Beata Maria Corsini, che fu donata da quest’ultima al Beato Luigi durante una sua gravissima malattia, nel momento in cui ricevette tale immaginetta il Beato Luigi ritornò in salute e la portò con sé fino alla sua morte avvenuta il novembre 1951.

L’Urna-Reliquiario è accompagnata dal pregiato ritratto ad acquerello dell’intera Famiglia dei Beati Coniugi a cura dell’artista Carla Chiaberta Barabino, nata a Torino, che vive e lavora a Verbania sul Lago Maggiore. La preziosa Urna è custodita presso la sede dell’Associazione: “Il Mestolino di Dio”.

 

* Postulatore delle Cause dei Santi

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