Ad Acireale uno spettacolo solidale per tornare a rialzarsi dopo il terremoto

Un’occasione di coesione, spiritualità e cultura, come sottolineato da don Giovanni Marino, parroco di Santa Venera e Sacro Cuore di Gesù: “Come comunità abbiamo pensato di iniziare a rimboccarci le maniche insieme non solo per raccogliere fondi necessari alla ricostruzione, ma soprattutto per ricostruire la nostra comunità ferita, in quanto luogo di incontro sfilacciatosi: certo, ciò che arriverà in termini di offerte lo devolveremo ai lavori necessari per i nostri edifici danneggiati, ma prima di tutto vorremmo riprendere il cammino di comunità dopo un evento sismico che ha disgregato i nostri nuclei relazionali”

S’intitola “Laude alla Misericordiosa Bellezza” l’iniziativa prevista per il prossimo mercoledì 31 luglio, con inizio alle ore 20.30, nell’Anfiteatro del Parco “Princessa” di Santa Venerina, Comune del nordest catanese alle pendici dell’Etna. Territorio, questo, duramente segnato dal sisma del 26 dicembre scorso, che aperto ferite profonde nelle comunità locali, se si considera che le chiese chiuse nella diocesi di Acireale sono oltre quaranta e nel solo Comune di Santa Venerina 6 su 8 e tutte parrocchiali. A Santa Venerina si è formato il comitato “Ricostruiamo le nostre comunità”, nelle parrocchie di Santa Venera e Sacro Cuore, anche con lo scopo di raccogliere fondi per accelerare la riapertura delle chiese chiuse.
La serata, promossa dall’Associazione culturale “La Voce dell’Jonio” su idea di Letizia Franzone, teologa collaboratrice dell’omonimo giornale diocesano aderente alla Fisc, è organizzata in collaborazione con le due parrocchie e la Schola Cantorum Maria Sanctissima Salus Infirmorum di Santa Maria Ammalati di Acireale, con il patrocinio del Comune di Santa Venerina.

L’iniziativa rappresenterà ben più di un concerto di canti sacri eseguiti da diverse corali e di performance di artisti locali della musica: si tratterà di un vero e proprio spettacolo solidale, incoraggiato anche dalla diocesi di Acireale, cui le parrocchie coinvolte afferiscono. A animarne l’idea infatti, un duplice desiderio: da un lato trasmettere attraverso note e voci in armonia la profondità e l’universalità dell’annuncio evangelico dell’amore smisurato di Dio; dall’altro fare dell’occasione una leva di interesse per la ricostruzione spirituale, relazionale e materiale in favore delle comunità delle parrocchie promotrici.

“Attraverso una tre le espressioni più alte del cuore, qual è la lode a Dio che sgorga dal canto sacro, spinti da un desiderio di condivisione, abbiamo pensato di vivere questo momento di annuncio del Vangelo, in un luogo dove si richiama la misericordiosa bellezza, che è Dio, attraverso la meraviglia del suo dono, il Creato, al fine di raggiungere l’uomo nelle periferie del suo quotidiano, come ci ricorda spesso Papa Francesco nel suo invito ad essere Chiesa in uscita” ha commentato la teologa Letizia Franzone richiamandosi a un preciso passo evangelico ispiratore: “Uscite fuori per le strade, nei crocicchi: tutti quelli che troverete, chiamateli, nessuno escluso” (cfr. Mt 22,9 ).

“Ci siamo chiesti cosa poter fare come comunità cristiana, come cittadini e come custodi del nostro territorio colpito – commenta Giuseppe (Peppino) Vecchio, direttore de La Voce dell’Jonio -, consapevoli che danni simili, oltre a disgregare le nostre comunità, potrebbero richiedere una quantità di fondi di difficile reperimento e soprattutto tempi purtroppo molto lunghi, cerchiamo anche così di dare il nostro contributo per un ripristino delle nostre chiese, sperando di riuscire a coinvolgere il più possibile la cittadinanza e le comunità di fedeli del territorio”.

Un’occasione di coesione, spiritualità e cultura, come sottolineato da don Giovanni Marino, parroco di Santa Venera e Sacro Cuore di Gesù: “Come comunità abbiamo pensato di iniziare a rimboccarci le maniche insieme non solo per raccogliere fondi necessari alla ricostruzione, ma soprattutto per ricostruire la nostra comunità ferita, in quanto luogo di incontro sfilacciatosi: certo, ciò che arriverà in termini di offerte lo devolveremo ai lavori necessari per i nostri edifici danneggiati, ma prima di tutto vorremmo riprendere il cammino di comunità dopo un evento sismico che ha disgregato i nostri nuclei relazionali”.

Prima dell’evento, nella mattinata del 29 luglio nella curia acese, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, mentre già nella serata dello stesso giorno, a Santa Venerina, l’artista di Santa Venerina Stefano Francesco Russo porterà in scena “La grande onda”, suo monologo basato su una storia vera.

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