La metà dei Parchi Nazionali lasciati allo sbando

Comunicato congiunto delle Associazioni ambientaliste: CAI, CTS, Federazione ProNatura, Italia Nostra, Legambiente,LIPU, Mountain Wilderness, Touting Club Italiano, WWF.

C’è un deficit di governance nei parchi nazionali che deve vedere un’azione immediata del Ministero dell’Ambiente. Nove associazioni ambientaliste, tra cui il Club alpino italiano, scrivono al Ministro Gian Luca Galletti chiedendo che venga garantita la piena funzionalità degli enti parco e obiettivi comuni per lo svolgimento armonico e coordinato su tutto il territorio nazionale delle azioni a tutela della biodiversità. Gli ambientalisti denunciano che metà dei parchi nazionali (12 su 24) è in condizione precaria. Richiedono un intervento deciso a cominciare dai tre più esposti del Mezzogiorno, ora commissariati, che costituiscono un presidio di legalità sul territorio (Vesuvio, Cilento e Sila), a cui si aggiungono ben nove parchi nazionali che non sono a regime (tre sono senza presidenti, sei senza consigli direttivi, cinque senza direttori), mentre per il parco storico dello Stelvio (istituito 80 anni fa) si è deciso di degradarlo e tripartirlo tra le Province autonome di Trento e Bolzano e la Regione Lombardia…

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