Dalla Calabria in Etiopia, dalla solidarietà all’istruzione

Antonietta Fazio, originaria di Luzzi, racconta la sua esperienza in Africa e il sogno di aiutare il prossimo grazie al suo lavoro nella scuola italiana di Addis Abeba.

In Etiopia, nel cuore della capitale Addis Abeba c’è una piccola “Little Italy” africana, il quartiere di Piazza, “Piasa”, come dicono gli Etiopi. Una zona che ricorda nell’architettura ancora oggi a distanza di decenni la memoria di un lontano passato fatto di occupazione e colonialismo e che lega questo Paese all’Italia.Ma oggi tutto è cambiato. Lo è anche il legame che unisce questa parte dell’Africa e il nostro Paese.Un rapporto oggi fatto di integrazione, amicizia, pacifica convivenza e cooperazione. Lo dimostra la presenza massiccia della comunità di connazionali presente in questa zona.Non solo ricchi imprenditori e magnati dell’Industria pronti a investire qui le loro risorse e creare ricchezza, ma anche gente comune che ha scelto di lavorare in questo Paese per dare il proprio contributo alla sua crescita e al suo sviluppo.

“Quando passeggi nel quartiere italiano anche se sei a migliaia di chilometri di distanza dall’Italia e vedi le abitazioni, i marciapiedi, la vecchia Posta e gli altri simboli lasciati dai connazionali, sembra quasi che respiri aria di casa”, racconta Antonietta Fazio, direttore dei servizi generali e amministrativi della Scuola Statale Italiana, la scuola internazionale dell’Ambasciata d’Italia ad Addis Abeba…”

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