Polonia. Tradizioni e devozione popolare: gli esercizi spirituali che avvicinano alla Pasqua

La regione di Łowicz è conosciuta in Polonia per il suo particolare coloratissimo modo di festeggiare la Quaresima. La Domenica delle Palme poi, altissimi ed elaboratissimi rami che simboleggiano quelli delle palme, vengono portati in processione dagli abitanti vestiti con vivaci costumi tradizionali. Mentre nelle sei domeniche della Quaresima, soprattutto nelle grandi città polacche a Varsavia, Cracovia e Poznan si celebra la particolare liturgia di “Gorzkie żale” (Lamentazioni amare). È una meditazione sulla Passione del Signore, accompagnata da un canto in forma di lamento doloroso, composta all'inizio del XVIII secolo, con una struttura simile all'ufficio liturgico delle Lodi.

foto SIR/Marco Calvarese

Alla prima udienza generale di questo mese di marzo (08.03) Papa Francesco ha rivolto un saluto particolare ai polacchi che nel periodo della Quaresima partecipano agli esercizi e ritiri spirituali. “Possano essere un momento di riflessione sulla qualità della vostra umanità e del vostro cristianesimo per portare frutti di bene, anche in favore delle persone che accogliete nel vostro Paese, specialmente gli ucraini”, ha auspicato il Pontefice benedicendo i fedeli della Polonia.
La regione di Łowicz è conosciuta in Polonia per il suo particolare coloratissimo modo di festeggiare la Quaresima. La Domenica delle Palme poi, altissimi ed elaboratissimi rami che simboleggiano quelli delle palme, vengono portati in processione dagli abitanti vestiti con vivaci costumi tradizionali.
In Polonia, il programma scolastico comprende non solo le lezioni di religione che hanno comunque, in conformità con le norme nazionali vigenti, un carattere opzionale, ma offre agli studenti anche la possibilità di partecipare ad un approfondimento di fede. Se gli esercizi spirituali si svolgono negli orari di scuola, spesso, sono gli stessi insegnati ad accompagnare gli alunni in parrocchia e a ricondurli a scuola al termine della funzione. In molti istituti poi, nel periodo della Quaresima, gli esercizi spirituali vengono organizzati nelle stesse aule scolastiche. Gli studenti che rinunciano a seguire l’insegnamento di religione, passano il tempo dedicato agli esercizi spirituali in biblioteca o comunque all’interno dell’istituto, il quale durante le ore di lezioni, se ne assume la responsabilità.
Nella maggior parte delle chiese di Łowicz, una cittadina della Polonia centrale con poco più di 30mila abitanti, gli esercizi spirituali si sono svolti nella ultima settimana di marzo. In particolare, nella cattedrale sono stati previsti dalla domenica 26 al mercoledì 29 marzo. Le meditazioni quaresimali per adulti sono state inserite durante le due liturgie mattutine (delle 7 e delle 9) mentre le celebrazioni nelle ore centrali della giornata sono state dedicate ai giovani delle elementari e delle medie inferiori. Nel tardo pomeriggio erano previste altre liturgie con meditazioni quaresimali, questa volta dedicate agli adolescenti e agli adulti. Un programma simile è stato stilato anche per altre parrocchie della città che, di solito la domenica prevedono delle celebrazioni particolari per adolescenti e, separatamente, per bambini. La parrocchia del Cristo Buon Pastore, nell’ambito delle liturgie quaresimali ha programmato anche degli esercizi speciali per studenti di uno dei licei cittadini e di un plesso di scuole professionali locali, nonché per bambini delle suole elementari fatti arrivare da villaggi vicini.
La parrocchia dei Padri Scolopi a Łowicz, ha previsto quest’anno gli esercizi spirituali sia per giovani che per adulti dal giovedì 30 marzo fino alla Domenica delle Palme. Il sabato precedente l’inizio della Settimana Santa, inoltre, i sacerdoti assicurano un momento di preghiera alle persone sofferenti e anziani, impossibilitati a recarsi personalmente in chiesa.

Nelle sei domeniche della Quaresima, soprattutto nelle grandi città polacche a Varsavia, Cracovia e Poznan si celebra la particolare liturgia di “Gorzkie żale” (Lamentazioni amare). È una meditazione sulla Passione del Signore, accompagnata da un canto in forma di lamento doloroso, composta all’inizio del XVIII secolo, con una struttura simile all’ufficio liturgico delle Lodi. Per la prima volta le Lamentazioni amare furono recitate nel 1707 nella chiesa della Santa Croce a Varsavia, in via Krakowskie Przedmieście. Basilica minore dal 2002, la chiesa della Santa Croce a Varsavia, è anche una delle chiese stanziali. L’antica tradizione dei pellegrinaggi quaresimali nei luoghi di sepoltura dei santi, negli ultimi anni è stata ripresa specialmente nella capitale polacca, a Łódź, a Cracovia, e a Poznań. Le chiese dove vengono celebrate ogni giorno delle liturgie stanziali, ciascuna con un’altra intenzione, non sempre però sono quelle storiche e molto conosciute. Molte sono anche in periferia, situate nei quartieri “dormitori” che attorniano i grandi centri urbani.
La più nota tra le tradizioni quaresimali: la Via Crucis, in Polonia viene celebrata anche molti giorni prima del Venerdì Santo. Il 25 marzo scorso una processione ecumenica di fedeli di diverse Chiese cristiane ha attraversato le strade di Łódź. “La nostra Via Crucis ha due intenzioni di preghiera: la pace in Ucraina e l’unità” ha sottolineato mons. Grzegorz Ryś, arcivescovo di Łódź e organizzatore dell’iniziativa. Nella città, ha ricordato il presule “hanno abitato e tuttora risiedono cattolici, ortodossi e protestanti che venerano lo stesso Cristo e quindi debbano radunarsi e pregare insieme”.
Il giorno seguente, domenica 26 marzo, nella città di Bielsko-Biała, nel sud della Polonia, si è svolta un’altra celebrazione della Via Crucis a carattere ecumenico. Lo stesso giorno poi, nella diocesi di Bielsko e Żywiec, è stata organizzata anche una Via Crucis cui partecipanti per pregare in 14 diverse chiese della regione hanno percorso in bicicletta la distanza di 120 chilometri.Il 31 marzo invece, i fedeli di Kielce possono partecipare ad una Via Crucis fra le più antiche in Polonia, fondata nel Cinquecento dall’allora vescovo Piotr Myszkowski come ex voto dopo l’epidemia della peste bubbonica dalla quale gli abitanti della città uscirono indenni.

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