Polonia: festa della Misericordia a Lagiewniki. “Speranza infallibile” all’epoca del coronavirus

La festa fu istituita da Giovanni Paolo II nel 1992 che la fissò una settimana dopo la Pasqua. Le visioni di suor Faustyna Kowalska. La fede popolare che anima la chiesa posta in un quartiere alla periferia di Cracovia. Il rettore don Zbigniew Bielas e il card. Stanisław Dziwisz spiegano al Sir il significato della giornata di domenica 19 aprile

Nelle foto: un'immagine del santuario della Divina Misericordia, il rettore don Zbigniew Bielas e il card. Stanisław Dziwisz

“La festa della Divina Misericordia è stata voluta dallo stesso Gesù e quindi ci sarà anche quest’anno. Nel santuario ricordiamo nelle nostre preghiere tutti coloro che si uniranno a noi spiritualmente, che chiedono di pregare per loro così come tutti i bisognosi di preghiera”, assicura don Zbigniew Bielas, dal 1° luglio 2019 rettore e custode del santuario della Divina Misericordia di Lagiewniki, oggi uno dei quartieri periferici di Cracovia. A volere la festa, secondo le visioni avute da suor Faustyna Kowalska (1905-1938), la religiosa polacca canonizzata da Wojtyła nel 2000, fu lo stesso Gesù.

Messaggio planetario. “Il Signore desidera che sperimentiamo in maniera ancora più profonda la sua misericordia, che non ci allontaniamo mai da Gesù anche quando ci sembra che, in considerazione dei nostri peccati, siamo i peggiori”, disse Papa Francesco il 30 luglio del 2016, durante la visita al santuario, ai numerosi fedeli radunati sulla spianata antistante la chiesa, affiancata da un moderno campanile alto più di 40 metri. Il santuario, sito sul terreno dell’antico convento delle suore della Beata vergine Maria della misericordia, alle quali apparteneva santa Faustina Kowalska, sebbene conosciuto dal 1943, con la beatificazione (1993) e la successiva canonizzazione di suor Faustina, fu notevolmente ampliato e riammodernato. Nel 2002, durante il suo ultimo viaggio in Polonia, Giovanni Paolo II consacrò la nuova basilica di Lagiewniki, incoraggiando i fedeli a portare il messaggio della Divina Misericordia a tutto il mondo contemporaneo.

Opere pastorali. “In risposta a quell’appello, molte persone di buona volontà, e di fede profonda intraprendono sotto forme diverse l’apostolato della Divina Misericordia, cercando di diventare come un prolungamento delle mani misericordiose di Gesù nei confronti di coloro che hanno più bisogno dell’amore di Dio e degli uomini”, si legge sul sito del santuario, che contiene anche l’elenco delle varie opere pastorali quali Ambulatorio della misericordia, Adozione spirituale, Pastorale dei genitori orfani dei figli, Apostolato dei morenti, Opera penitenziale, Comunità di famiglie in difficoltà “Sychar”, Pastorale dei donatori di sangue e del midollo osseo, Pastorale per l’astinenza, Apostolato della buona morte, attivate negli ultimi anni a Lagiewniki.

Comunione spirituale. Attraverso la radio, tv pubbliche e private, e on line, molte persone sofferenti quotidianamente si uniscono spiritualmente in preghiera al santuario e possono anche partecipare, dal luogo in cui si trovano, alla preghiera del rosario recitata ogni giorno alle ore 15.00, e trasmessa in rete. Il sito www.faustyna.pl, al tempo di coronavirus, e in ottemperanza alle disposizioni delle autorità sanitarie polacche, ricorda ai fedeli che “nonostante quest’anno le circostanze delle celebrazioni del Giorno della Misericordia siano cambiate, immutate restano le condizioni di grazia legata alla festa”. Le suore consigliano ai fedeli impossibilitati ad accostarsi al confessionale “di suscitare nel proprio animo la perfetta contrizione e accogliere Gesù Cristo nella Comunione spirituale”.

“Ci sentiamo indifesi”. “Oggi abbiamo davanti a noi una realtà sconosciuta, che origina spavento e senso di insicurezza”, dice al Sir il cardinale Stanisław Dziwisz, già arcivescovo di Cracovia e segretario particolare di Giovanni Paolo II. “è una situazione più grande di noi, di fronte alla quale ci sentiamo indifesi. In questa realtà della pandemia che paralizza quasi tutto il mondo da noi conosciuto, acquistano un significato e un valore ancora più profondo le parole che Giovanni Paolo II pronunciò 18 anni or sono e riferite alla misericordia di Dio. Poiché Dio misericordioso non ci ha dimenticati e ci accompagna nelle nostre sofferenze è incessante la preghiera affinché cessi la pandemia”.

La partecipazione dei fedeli. “Ogni giorno i fedeli possono partecipare tramite la rete alle preghiere elevate nella cappella del convento dove è esposta l’immagine di Gesù misericordioso, nota per le numerose grazie, e le reliquie di santa Faustina”. “Ogni giorno, nell’ora della misericordia, preghiamo per la salute di chi è ammalato, la misericordia per i defunti e la forza per tutti coloro che combattono contro la pandemia”, spiega il cardinale, sottolineando l’importanza della “globale rete di adorazione della Divina Misericordia cui i partecipanti con fiducia si rivolgono a colui che è l’unica fonte della speranza infallibile per il mondo”.

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