Domenica 28 gennaio

… gli metterò sulla bocca le mie parole (Deuteronomio)

In questa domenica il Signore ci invita ad ascoltare sempre più in profondità la sua Parola. La Parola ci salva dal male e ci fa diventare profeti. Come ci ricorda la prima lettura, prestiamo la bocca a Dio affinché Lui possa parlare attraverso di noi. Mosè si lascia guidare da Dio e, anche se balbetta, impara a proclamare la sua Parola. Come recitano i salmi, preghiamo affinché possiamo ascoltare la voce del Signore, Egli parla attraverso ciascuno di noi e invia ciascuno di noi verso una missione specifica. Mosè è chiamato a guidare il Suo popolo e a parlare a Suo nome. Siamo chiamati a riscoprire la purezza della nostra chiamata, la nostra appartenenza al Signore. Il male, che si insinua nella nostra vita, viene rappresentato nel Vangelo di oggi da uno spirito impuro. In realtà, più che ciò che facciamo, deve farci paura ciò che abbiamo dentro. “Non quello che entra nella bocca rende impuro l’uomo, ma quello che esce” (Mt. 15, 11) ci ricorda Gesù, e lo spirito impuro sa bene chi ha di fronte. E non basta neanche solo conoscere chi è Gesù per sentirsi al sicuro, occorre ascoltare la sua voce e mettere in pratica la sua Parola. Nel vangelo di Marco, l’exousia di Gesù, cioè l’autorità e il potere con cui insegna, sta proprio in questa capacità di agire contro tutto il male e di poter dare speranza contro ogni speranza. Gesù agisce in questo uomo per farci capire chi è veramente. Davanti a Lui ogni ginocchio si piega e ogni lingua professa che Gesù è il Kyrios, il Signore della nostra vita. Senza questa voce che fa tremare il male non potremmo andare avanti. Ma allora chi è “costui” che fa tremare i diavoli e guarisce i malati? Il Vangelo di oggi mette in evidenza, allora come oggi, un relativismo dilagante e un ateismo continuamente presente. Non dobbiamo stupirci quindi se ancora oggi non tutti credono in Dio e in Gesù Cristo Suo unico figlio. Siamo così distratti, disorientati anche dalle mille voci dei media, dai post su facebook o instagram. Comunicazioni superficiali, che dicono di tutto su tutto senza dare nulla di certo spesso impedendoci di vedere la verità. I falsi profeti di oggi, che salgono sul podio del web e le intelligenze artificiali, potrebbero dissolvere tutte le nostre certezze. Occorre aprire il cuore! Senza un cuore che si apre alla grazia non c’è fede. Non basta vedere con gli occhi, bisogna sperimentare la salvezza e la guarigione vera dell’anima. Don Fabio Rosini in una sua riflessione chiariva: “tutti possono dire mi piace il mare, ma è netta la differenza tra chi dice seduto sulla battigia della spiaggia e chi lo afferma dopo essersi tuffato e aver fatto una bella nuotata”. Vero! Se non ci buttiamo dentro l’amore non avremmo mai una vera esperienza di Dio. Molti hanno visto ma pochi hanno creduto. La fede è sempre un cammino dello sguardo (Giussani) e senza lasciarsi guardare dentro, non si incontra la gioia vera, non ci si libera dalle impurità. Il testo greco parla di spirito impuro, quasi a non voler menzionare esplicitamente il divisore, ma un male generico, invisibile e silenzioso, che però fa tanto rumore e può distruggere. Solo il comando di Gesù ci aiuta. Comanda e io sarò guarito: “dì soltanto una parola ed io sarò salvato”. Quando Gesù comanda i flutti tacciono, l’acqua diventa vino. Per essere liberi occorre seguire le vie del Signore e osservare i suoi comandamenti. Tutta la Scrittura ci ricorda che nei comandamenti del Signore consiste la nostra gioia e la pienezza della vita. Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Custodendo le tue parole. Con tutto il cuore ti cerco non farmi deviare dai tuoi precetti (salmo 119: 9-16 CEI). La conferma che dobbiamo muoverci verso Cristo ci arriva direttamente dalla Parola di Dio. A lui dobbiamo guardare anche quando siamo nel vuoto dei valori, anche in questo clima di confusione. La certezza della sua Persona ci aiuta a liberarci dalle impurità, che non sono solo carnali ma soprattutto morali ed esistenziali. Più ci allontaniamo dalla Luce e più saremo vittime dell’ombra e dell’oscurità. Camminiamo con Lui allora e lasciamoci guidare dallo Spirito e non saremo più tentati a soddisfare i piaceri effimeri della carne. Se sarà la Parola a comandare il cuore, allora saremo veramente nella Verità e solo la Verità ci rende liberi da ogni infezione di male e di impurità. I puri di cuore non sono essere extraterrestri impeccabili, ma uomini e donne umili che lasciano a Dio il primato sulle proprie scelte.