Cum Verona: la missione per tutti nei volti di chi si mette in gioco

Il direttore del Centro unitario per la formazione missionaria, don Sergio Gamberoni, racconta al Sir provenienze, motivazioni e storie personali di chi si prepara alla missione. Lungo l’elenco dei corsi offerti a giovani, laici, religiose e preti che arrivano dalle diocesi italiane o da altri Paesi

Momento di condivisione durante un corso al Cum (Foto Annechini-Cum Verona)

“Sono da quest’anno testimone privilegiato di tante persone che si stanno mettendo in gioco per la missione”. È don Sergio Gamberoni (nella foto sotto), direttore del Centro unitario per la formazione missionaria, con sede a Verona, a raccontare volti e storie di chi passa dal Cum per un periodo di formazione, preparandosi a testimoniare il vangelo in ogni angolo del pianeta. Italia compresa. “La casa si è riempita di tante persone nelle settimane dei corsi che il Cum offre da anni per la Chiesa italiana. Porto con me uno sguardo di gioia e di gratitudine per quando il nostro cammino, alla luce del vangelo, si fa strada e coraggio. Umiltà e disponibilità”.

(Foto Annechini-Cum Verona)

Chiesa missionaria. “Sono tanti i giovani – racconta don Gamberoni, nominato dalla Cei al Cum alla fine di aprile –. È una cosa che va detta perché il tempo che viviamo nelle nostre comunità ci fa pensare piuttosto con una certa nostalgia e disincanto alle fatiche di oggi. Ed è vero: dobbiamo guardare con molta onestà a una esperienza di Chiesa che è minoritaria, in una cultura secolarizzata e distante dall’esperienza religiosa. O che ne è attratta soprattutto per la risposta emotiva e un po’ individuale che pare lontana dall’impegno missionario. Ma è ancora più significativo allora raccontare di uomini e donne provenienti da altri Paesi che giungono da cristiani in Italia a testimoniare la fede e mettersi a servizio delle nostre comunità – Chiesa missionaria verso l’Italia – ed alcuni uomini e donne giovani che da qui ancora partono verso la missione”. Per i quali, spiega il direttore del Cum, “forse prevale la ricerca di senso, di impegno sociale a favore degli altri, di una esperienza personale di crescita attraverso uno o più anni di servizio oltremare. Ma diventa poi per tutti noi un’occasione di umanità, di incontri e di crescita nella fede di cui già al Cum pregustiamo la possibilità e la bellezza”.

Legami personali e comunitari. “I corsi che si sono svolti in questi mesi ci hanno permesso di incontrare tante persone con le quali proviamo ora a restare in contatto, in quella rete di legami personali e comunitari che fa la Chiesa. Ognuno di loro è legato a una esperienza ecclesiale. Ognuno riceve un mandato individuale e comunitario per un servizio nella Chiesa”. La missione per tutti “è quella che il Signore ha condiviso, annunciato e consegnato ai suoi primi amici, e che ancora oggi si prolunga nell’esperienza di Chiesa, si incarna nella vicenda umana di alcune persone, comunità di amici, parrocchie e Chiese locali che tengono vivo il Vangelo, condividendo la passione per l’uomo, la fiducia nel Padre e la ricerca di senso a partire dai gesti più piccoli. Dal farsi dono. Dallo sperimentare quotidianamente in mille modi diversi che ‘c’è più gioia nel dare che nel ricevere’, che ‘non c’è amore più grande che dare la vita per quelli che ami’”.

Don Gamberoni con i missionari a Cuba (Foto Annechini-Cum)

Ognuno con la sua storia. Don Gamberoni racconta ancora: “Quante relazioni e quante testimonianze di luce e di speranza. A volte maturate in percorsi e storie di grande dolore e sofferenza. È impressionante raccogliere la testimonianza affaticata di qualche italiano che dopo lunga sofferenza reagisce donando la propria vita con libertà. È sorprendente, e mi riempie di stupore, raccogliere la testimonianza di chi da straniero, dentro a un vissuto di povertà, di fame o anche di guerra, matura il desiderio e la scelta di essere per gli altri. In nome della fede”. Il direttore racconta che recentemente è stato al Cum “don Marc, il quale dopo aver assistito al martirio dei giovani seminaristi in Ruanda, si è convertito ed è diventato sacerdote. È stato con noi a parlare di missione, di dialogo e di perdono”. Dietro ogni persona che si prepara alla missione, in altri continenti oppure in Italia, “ci sono una ricchezza e una disponibilità che danno senso alla loro vita. Davanti a ciascuno c’è una promessa e una sfida, che non teme le difficoltà, ma crede di poter scommettere su un amore che ‘tutto crede, tutto spera, tutto sopporta’”.

 

Corsi per la formazione missionaria offerti dal Cum negli ultimi mesi

Corso per operatori dei centri missionari. A giugno. Residenziale. Con 33 persone da 16 differenti Centri missionari in tutta Italia.
Corso “Comunicare la missione”. Con due appuntamenti all’anno, giugno e novembre, per chi dal mondo missionario è chiamato a raccontare la missione.
Corso di lingua italiana, A1 – A2. Luglio e agosto. Con 43 sacerdoti, religiosi e religiose di provenienze non italiane, da 24 differenti nazioni. Durata 8 settimane.
Corso di accoglienza pastorale per sacerdoti e religiose non italiani. Con 32 partecipanti per due settimane a fine estate, richiesto dalla convenzione Cei.
Corso per missionari in partenza. È il corso centrale e con più lunga storia. Attivati per i 25 corsisti di quest’anno i corsi per America Latina, per Africa e due per l’Albania. Tra i corsisti metà giovani e alcune religiose arrivate in Italia anni fa e che ora ripartono per una nuova missione.
Corso per i tutor dei giovani che partono per un anno in missione (Convenzione Giovani). Esperienza significativa e promettente, pur con numeri ancora modesti, traccia le basi per il sostegno delle esperienze dei giovani che partono per un anno di missione.
Corso per i missionari rientrati. Una settimana residenziale. Chi dopo solo pochi anni all’estero, chi invece dopo 30 anni di missione, ci si ritrova a fare tesoro della vita vissuta in missione ed elaborare il passaggio delicato che si apre nel rientro in Italia.
Corso di aggiornamento pastorale per sacerdoti e religiose non italiani che già da qualche anno prestano servizio pastorale in Italia.

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