Cursillos di Cristianità: a Roma la sesta Ultreya mondiale, oltre tremila partecipanti

È stato un momento di grande intensità spirituale e gioia condivisa, per festeggiare insieme la propria vocazione al servizio della Chiesa e rinnovare l’impegno a portare nel mondo l’annuncio che Dio, in Gesù Cristo, ama ogni persona in modo unico e personale

(Foto Simone Incicco)

Oltre tremila persone, provenienti da tutta Italia e da numerosi Paesi del mondo – tra cui 110 sacerdoti e diaconi – si sono riunite venerdì 6 giugno, nella basilica di San Paolo fuori le Mura, per celebrare la sesta Ultreya mondiale dei Cursillos di Cristianità.
È stato un momento di grande intensità spirituale e gioia condivisa, per festeggiare insieme la propria vocazione al servizio della Chiesa e rinnovare l’impegno a portare nel mondo l’annuncio che Dio, in Gesù Cristo, ama ogni persona in modo unico e personale. Un’occasione per rimettersi in cammino, per andare “oltre” – “ultreya”, appunto – con entusiasmo e coraggio rinnovati.L’evento, frutto di mesi di preparazione e realizzato grazie alla collaborazione tra l’Omcc (Organismo mondiale dei Cursillos di Cristianità) e il Coordinamento nazionale italiano, ha visto gli interventi dei responsabili mondiali e nazionali del movimento: Álvaro Martínez Moreno, presidente dell’Omcc; mons. José Ángel Saiz Meneses, arcivescovo di Siviglia e assistente spirituale; Carlo De Benedetti, coordinatore nazionale italiano; padre Luigi Arena, animatore spirituale.

Durante l’incontro sono state condivise testimonianze di vita e riflessioni su quattro parole chiave: missione ed evangelizzazione, entusiasmo e passione, camminare uniti, futuro e speranza.

(Foto Simone Incicco)

Le delegazioni internazionali – dagli Stati Uniti al Brasile, dalla Spagna al Messico, fino al Vietnam – hanno animato l’incontro con canti e musiche tradizionali, portando un tocco di festa e fratellanza universale.
A rendere ancora più solenne il momento è stata la corale della diocesi di Ugento, guidata da don Antonio Turi, che ha curato l’animazione musicale e ha accompagnato la celebrazione eucaristica conclusiva.
Numerosi cursillisti del Lazio e della Campania hanno offerto il loro servizio per garantire un’organizzazione impeccabile e accogliente per tutti.
Quando, al termine della giornata, i partecipanti hanno lasciato la basilica tra canti e sventolio di bandiere, il sole al tramonto illuminava di riflessi dorati la facciata, rendendo ancora più suggestivo il commiato.
Il Movimento dei Cursillos di Cristianità, nato in Spagna negli anni ’40, è oggi presente in tutto il mondo. Milioni di persone hanno vissuto un “cursillo” – tre giorni intensi di esperienza di fede – durante i quali hanno incontrato il Signore e hanno scelto di seguirlo nella vita quotidiana, restando fedeli al carisma originario: testimoniare l’amore di Dio negli ambienti in cui si vive, con una particolare attenzione verso chi è lontano dalla fede.
La Chiesa ha riconosciuto come iniziatori del Movimento il laico Eduardo Bonnín Aguiló, il sacerdote don Sebastián Gayà e il vescovo, mons. Juan Hervás.
Questa sesta Ultreya mondiale – preceduta dalle edizioni di Roma (1966), Città del Messico (1970), Roma (2000), Los Angeles (2009) e Fatima (2017) – si è inserita nel contesto del Giubileo dei Movimenti.
Per questo, sabato 7 giugno, i cursillisti si sono uniti ai fedeli in piazza San Pietro per la veglia di Pentecoste e, domenica 8 giugno, hanno partecipato alla messa giubilare presieduta da Papa Leone XIV, testimoniando la loro fedeltà alla Chiesa, al Santo Padre e ai vescovi.

Altri articoli in Chiesa

Chiesa