
Basta ascoltare le testimonianze di chi lo ha conosciuto e ha collaborato con lui, sia da giovane sacerdote agostiniano a Chulucanas e a Trujillo, sia da vescovo a Chiclayo, per capire quanto fosse amato e quanto il futuro Papa abbia operato accanto alla gente, specialmente tra i più poveri. Al Sir, alcuni di questi amici hanno voluto rivolgere un messaggio al Papa.
La voce dell’amico di Chulucanas
La voce più commossa arriva da Chulucanas, cittadina del nord del Perù dove padre Prevost ha mosso i suoi primi passi missionari a metà degli anni Ottanta. È quella di Héctor Camacho, amico di lunga data e legato al Papa da un vincolo speciale: sua figlia Mildred, che porta il nome della madre di Leone XIV, ha come padrino proprio l’allora padre Prevost.
“Al Papa auguro il meglio per ogni sua missione. Sono certo che farà un grande lavoro per i popoli, specialmente per i bambini dimenticati”, racconta Héctor, ricordando la profonda amicizia nata nei primi anni di missione e rafforzata con il battesimo della figlia.
- (Foto SIR)
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L’omaggio di Chiclayo
A Chiclayo, diocesi di cui è stato vescovo dal 2015 al 2023, negli ultimi giorni sono state celebrate messe di ringraziamento per l’elezione di Leone XIV, mentre altre celebrazioni si sono svolte in molte parrocchie. “Auguro a Papa Leone XIV molta fortezza e speranza. Mi auguro che prosegua nel cammino della Laudato si’, così importante per il nostro Paese”, afferma Antonieta Pacheco, responsabile della Pastorale ecologica diocesana, un progetto fortemente voluto da Prevost per promuovere l’ecologia integrale in una terra dove la foresta amazzonica è minacciata e l’inquinamento è una piaga sociale. Non nasconde la sua emozione Janinna Sesa Cordova, direttrice dell’associazione Voices of help ed ex direttrice di Caritas Chiclayo, che ricorda la vicinanza del vescovo durante i momenti più drammatici della pandemia e delle alluvioni:
“È stata una benedizione lavorare fianco a fianco con lui. Ogni incontro rifletteva la sua umiltà e il suo cuore disposto a servire in silenzio, senza cercare riconoscimenti. Vederlo oggi alla guida della Chiesa cattolica è motivo di profondo orgoglio. Sappiamo che lo stesso uomo giusto e vicino che camminava tra noi a Chiclayo è ora guida spirituale del mondo”.
Padre Marcos Antonio Ballena, rettore del Seminario diocesano, si augura che “tutto il bene fatto a Chiclayo possa moltiplicarsi nella Chiesa universale. Che ci avvicini a Cristo, che porta la vera pace e l’unità”.
L’impegno verso i migranti e i più deboli

(Foto SIR)
Tra le tante iniziative promosse dall’allora vescovo Prevost, spicca l’attenzione ai migranti, in particolare ai venezuelani in fuga dalla crisi economica e umanitaria. Augusto Rodolfo Martínez Ibáñez, coordinatore della Pastorale della Mobilità umana, ricorda come il vescovo si sia speso senza sosta per dare loro dignità: “È un pastore che ogni giorno ha camminato con il suo popolo, preoccupandosi dei più poveri e vulnerabili”. José Luis Estela Sánchez e sua moglie Paola Beatriz Estela Pérez, coordinatori della Pastorale familiare, inviano al Papa un messaggio di preghiera e ringraziamento:
“La nostra famiglia vuole inviarle i nostri saluti e i nostri ringraziamenti per tutti questi anni di cammino condiviso a Chiclayo. Personalmente, voglio ringraziarla per il lavoro sociale svolto nello zuccherificio Pomalca e per i tavoli di dialogo che abbiamo promosso”.
La gratitudine di Illimo
A nord di Chiclayo, nel territorio diocesano, si trova Illimo, nota per il suo miele ma anche colpita, nel 2023, da una violenta alluvione causata dallo straripamento del rio Dulce. Rimangono impresse le immagini di mons. Prevost, in stivali, mentre soccorreva la popolazione nel fango. Padre Félix Fiestas, parroco di San Giovanni Battista, non trattiene l’emozione: “Il nuovo Papa è stato tante volte qui tra noi, specialmente durante il ciclone. La sua elezione è una gioia immensa, ma anche un impegno: pregheremo per lui”. Anche il sindaco di Illimo, Juan Pablo Santamaria, esprime il suo augurio: “Abbiamo apprezzato la sua bontà, umiltà e semplicità. La sua presenza durante l’alluvione ci ha dato speranza. La sua elezione è una vera benedizione per tutti noi”.