Giubileo Bande Musicali: Lazzeri (Anbima), un valore per le comunità locali

Non ci sono feste popolari, patronali e di altra natura che coinvolgono intere comunità senza una banda musicale che rende questi momenti unici e particolari richiamando sempre più persone ad una partecipazione più attiva. Un mondo che sarà coinvolto nei prossimi giorni nel Giubileo dello spettacolo popolare e delle bande musicali. Sabato scorso davanti alla Basilica di S. Maria Maggiore si è esibito, in vista del Giubileo, il complesso bandistico popolare “Maria Ss del Soccorso” di Caltavuturo in Sicilia.

Non ci sono feste popolari, patronali e di altra natura che coinvolgono intere comunità senza una banda musicale che rende questi momenti unici e particolari richiamando sempre più persone ad una partecipazione più attiva. Questo mondo sarà coinvolto nei prossimi giorni nel Giubileo dello spettacolo popolare e delle bande musicali. Un momento significativo per un mondo che coinvolge migliaia di uomini in tutto il nostro Paese. Solo l’Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome (Anbima) raggruppa complessi bandistici, società filarmoniche, gruppi corali, gruppi folkloristici, complessi musicali e strumentali costituiti e attivi sul territorio nazionale. Una “risorsa storica, sociale, culturale ed economica per l’Italia”, dice il presidente dell’Anbima, Giampaolo Lazzeri. Sabato scorso davanti alla Basilica di S. Maria Maggiore si è esibito, in vista del Giubileo, il complesso bandistico popolare “Maria Ss del Soccorso” di Caltavuturo in Sicilia.

 

Si tratta di un mondo che coinvolge circa 1500 organizzazioni per un totale di circa 100 mila associati. “Un fenomeno non solo storicamente rilevante, con archivi e patrimoni straordinari di conoscenze immateriali, in molti casi risalenti a prima dell’Unità d’Italia”, aggiunge Lazzeri, e che rappresentano “un valore per le comunità locali, quali strumenti non solo di valorizzazione della cultura musicale, grazie alle scuole di formazione che hanno istituito per i ragazzi e i giovani, ma anche per le connessioni inter-generazionali che realizzano, contribuendo a irrobustire il capitale sociale in queste comunità, distribuite su tutto il territorio nazionale”.
La musica – aggiunge il presidente dell’Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome – è “bellezza, è armonia, è strumento di pace tra i popoli che, nonostante le diversità, grazie al sui linguaggio universale riesco a dialogare con reciproco rispetto, ognuno nei propri ruoli. Ecco, la Banda esprime tutto questo, raccogliendo le tre virtù Teologali: Fede – Carità – Speranza !”.
Le bande sono molto presenti agli eventi religiosi in tutti i paesi e le città italiane: qual è il loro messaggio?
“Il giubilo è quella melodia, con la quale il cuore effonde quanto non gli riesce di esprimere a parole. E verso chi è più giusto elevare questo canto di giubilo, se non verso l’ineffabile Dio? Infatti – ci spiega il presidente Anbima – è ineffabile colui che tu non puoi esprimere. E se non lo puoi esprimere, e d’altra parte non puoi tacerlo, che cosa ti rimane se non ‘giubilare’? Allora il cuore si aprirà alla gioia, senza servirsi di parole, e la grandezza straordinaria della gioia non conoscerà i limiti delle sillabe. Suonare e Cantare a lui con arte nel giubilo. Questo è il messaggio di cui sono portatrici le Bande Musicali”.

 


Come si vive la fede in questi ambienti?
“Chi canta, prega due volte”: è “una massima che si fa risalire a Sant’Agostino, anche se il vescovo di Ippona aveva scritto più precisamente che ‘il cantare è proprio di chi ama’. Il concetto comunque è assimilabile e non a caso tutti i riti sacri, in ogni religione, prevedono il suono e il canto”.