Papa Francesco, compleanno e Natale: gli auguri dei missionari. “Sentiamo la sua vicinanza”

Dal Brasile al Venezuela, dal Camerun allo Zambia, dal Perù alla Repubblica Centrafricana gli auguri dei missionari a Jorge Mario Bergoglio. Un segnale di vicinanza, incoraggiamenti e molte preghiere dalle “periferie” del pianeta. Fra i temi sollevati la cura del Creato, la pace, povertà e carità, l’educazione dei giovani, le culture dei popoli del pianeta, il dono della fede

Suor Laura Beatriz Figeroa, in Camerun (Foto Popoli e Missione)

“Grazie Papa Francesco! Con il suo esempio ci smuove e ci provoca a non fermarci mai, anche quando la strada si fa stretta. Per il suo compleanno le auguriamo che lo spirito del Risorto, che apre nuovi cammini, la accompagni sempre com’è avvenuto finora”. Dall’Amazzonia brasiliana dove è impegnato nella difesa delle foreste e dei popoli indigeni, padre Dario Bossi, comboniano, invia questo messaggio di auguri al Pontefice che ieri, 17 dicembre, ha compiuto 87 anni. Dopo dieci anni passati nel Maranhão, Stato brasiliano massacrato dalle estrazioni minerarie, padre Dario è ora in missione con la Rete ecclesiale pan-amazzonica. I suoi auguri per il compleanno e per il prossimo Natale, assieme a quelli raccolti da altri missionari, sono il segno di una Chiesa universale vicina, anzi vicinissima a Papa Francesco. La passione del Pontefice per la tutela del Creato ha sempre incoraggiato i comboniani a contrastare l’estrattivismo predatorio nelle foreste. “Il Papa ci invita a stare dalla parte delle vittime dell’ingiustizia ambientale – dice don Dario –, ponendo fine a questa guerra insensata delle multinazionali contro il Creato”.

Manifestazione degli abitanti del Roraima (Foto Popoli e Missione)

Dal Roraima, altra zona massacrata per estrarre l’oro, arriva la voce di don Mattia Bezze, fidei donum. “Che il suo compleanno possa portarle tanta benedizione e appoggio – dice –. Le auguro che la forza che muove i popoli indigeni nella lotta e spinge tanti migranti a non darsela vinta, aiuti anche lei ad andare avanti e sia segno del nostro amore”. Don Mattia opera al confine tra Venezuela e Brasile, dove migliaia di migranti fuggono ogni giorno dalla devastante povertà venezuelana, e tentano di attraversare la frontiera in cerca di salvezza. Lì trovano anche la Chiesa missionaria ad accoglierli. “Grazie Papa Francesco – dice don Mattia – per aver messo al centro la vita, le culture, le tradizioni, le sfide dei popoli originari”.

Lisa Ciuffi, missionaria laica in Perù con Operazione Mato Grosso, ricorda la visita apostolica di Francesco in America Latina. “Il Papa venne a trovarci in Perù e celebrò la messa sulla spiaggia di Trujillo”. Era il gennaio del 2018 e il pontefice compiva il suo 22esimo viaggio apostolico, raggiungendo Cile e Perù. “Mi sono sempre rimaste in mente le sue parole – racconta Lisa – sul non innamorarsi dei poveri in quanto poveri, ma di voler fare di tutto per aiutarli ad uscire dalla condizione di povertà”. E aggiunge: “per il suo recente compleanno auguro a Papa Francesco ogni bene e gli dico che quel messaggio che ci inviò non l’ho mai più scordato e mi ha sempre guidato nel mio percorso missionario”. L’Operazione Mato Grosso è un movimento nato nel 1967 dall’intuizione di padre Ugo De Censi.

Suor Elvira Tutolo (Foto Popoli e Missione)

Ci spostiamo in Africa subsahariana, e più precisamente nel cuore del continente, a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana. Suor Elvira Tutolo, missionaria di Santa Giovanna Antida Thouret, dice: “carissimo Papa Francesco, la raggiungo da un Paese lontano che lei ama tanto. Ci siamo incontrati due volte a Roma e questo è un ricordo indelebile per me. Insieme alle mie consorelle e ai ragazzi che vivono in strada o nel carcere di Bangui, io le auguro un buon compleanno e un santo Natale. Le vogliamo bene e preghiamo sempre per lei”.

Dallo Zambia arriva un’altra voce missionaria: “Sua Santità, sono padre Antonio Guarino, vivo a Lusaka e opero con i ragazzi del noviziato. Vorrei inviarle molti auguri e dirle grazie per il suo pontificato e il suo servizio. Lo faccio anche a nome dei nostri cristiani zambiani che sono grati al Signore per il dono della fede e vivono la gioia del Vangelo. Grazie per i suoi continui stimoli e per le sue parole che raggiungono sempre il cuore della gente”.

Dal sud del Camerun giungono – tramite il Sir e Popoli e Missione – gli auguri di suor Laura Beatriz Figeroa, missionaria argentina del “Foyer de l’esperance”: “noi della periferia del mondo preghiamo ogni giorno per il Papa e lo sosteniamo: sentiamo la sua vicinanza. A volte quando posso lo guardo in tv e lo apprezzo molto”. Suor Laura esprime così gli auguri a nome del Camerun: “tanti auguri Santo padre e che il Signore le conceda come regalo che laddove c’è la guerra possa realizzarsi una tregua di pace”.

*redazione Popoli e Missione

 

 

 

 

 

 

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