Il card. Krajewski a Ischia. Don Ballirano: “Ha portato l’affetto e l’abbraccio del Papa e di tutta la Chiesa a Casamicciola”

Nel giorno della solennità dell'Immacolata, Francesco ha inviato il suo elemosiniere per far sentire la sua vicinanza. Una visita che si è svolta nella riservatezza, nella semplicità e nella fraternità, come racconta al Sir il parroco di Santa Maria Maddalena

(Foto: @salastampa)

Una visita caratterizzata dalla semplicità e dalla fraternità per portare l’abbraccio di Papa Francesco alle famiglie colpite dalla perdita dei loro cari nella frana, causata da un’alluvione, che ha spazzato via la vita di 12 persone, all’alba del 26 novembre, a Casamicciola, sull’isola di Ischia. L’8 dicembre, giorno in cui ricorre la solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, l’elemosiniere di Sua Santità, card. Konrad Krajewski, si è recato sull’Isola verde, presso il comune di Casamicciola Terme. “Nei giorni in cui si celebrano i funerali delle dodici vittime, Papa Francesco desidera che quanti sono stati colpiti da questo lutto sentano la sua vicinanza, anche attraverso il suo inviato. A ciascuno dei familiari, inoltre, ha destinato una corona del Rosario da lui benedetta, affinché sentano il conforto della sua preghiera e si affidino con speranza alla Vergine Madre”, ha annunciato il 7 dicembre un comunicato del Dicastero per il Servizio della Carità.

(Foto: @salastampa)

È durata all’incirca sei ore la visita del card. Krajewski. Ha incontrato quasi tutte le famiglie delle vittime della frana. È stato accompagnato, durante la sua visita, dal parroco di Santa Maria Maddalena, don Gino Ballirano. Giunto intorno alle 9,30 l’elemosiniere ha iniziato a fare subito le prime visite alle famiglie colpite dal lutto. “Non siamo riusciti a raggiungere due famiglie – racconta al Sir don Gino -, ho provato anche a telefonare più volte. Comunque, il cardinale ha lasciato dei rosari che consegnerò a nome suo e del Papa. Di queste visite mi ha colpito il tatto, la delicatezza che ha avuto, ma soprattutto la riservatezza: voleva che fosse un momento intimo per salvaguardare la dignità delle famiglie”. Il parroco è stato colpito anche da un gesto: “Appena il card. Krajewski ha incontrato le famiglie ne ha abbracciato i componenti e, stringendoli forte, ha detto:

‘Questo è l’abbraccio del Papa’.

Poi ha baciato le mani di tutte le mamme: anche in questo caso ha spiegato che Papa Francesco gli ha chiesto di baciare le mani delle mamme delle vittime. Il cardinale si è fermato anche a parlare, poi abbiamo vissuto insieme con ogni famiglia un momento di preghiera. Alla fine ha lasciato la benedizione del Papa e donato il rosario benedetto da Papa Francesco, spiegando che il Papa ha voluto questa visita nella solennità dell’Immacolata, perché la Madonna è anche ‘addolorata’ ai piedi della croce e anche lei ha sofferto per la morte del Figlio. Il rosario ci lega alla Madonna: la presenza di Maria nella nostra vita non può lenire il dolore, ma può aiutarci a sopportare il dolore”. La visita dell’elemosiniere è continuata con il saluto e la preghiera sulle bare di coloro di cui ancora si devono celebrare le esequie: “Sempre in privato ha pregato e benedetto le bare”, racconta don Gino.

Il card. Krajewski ha anche incontrato il vescovo di Pozzuoli e Ischia, mons. Gennaro Pascarella. E ha visitato, sempre a Casamicciola, nella zona detta Sentinella, il santuario dell’Immacolata, al termine di una messa, per sostare e pregare dinanzi all’effigie di Maria. Il santuario era stato danneggiato dal terremoto dell’agosto 2017 “e ancora porta le ferite del sisma”, ci spiega don Ballirano. Proprio nell’incontro con il vescovo, il porporato ha ricordato la sua visita a Ischia, nel dicembre 2017, dopo il terremoto. “In tutto – ricorda don Gino – sono state tre le sue visite all’Isola Verde: prima del 2017 e del 2022, era già stato a Ischia nel 2002, quando lavorava nell’ufficio delle cerimonie papali ed è venuto qui Giovanni Paolo II”.

(Foto: parrocchia di Santa Maria Maddalena

“Il Santo Padre Francesco, tramite l’elemosiniere apostolico – prosegue il sacerdote -, ha donato alla nostra Caritas parrocchiale una Fiat Qubo per consegnare spese alle famiglie in difficoltà, ma non solo: per il dono è stata scelta questa auto in modo che i nostri giovani possano accompagnare persone anziane e fragili a visite mediche e venire incontro alle esigenze della parrocchia in questo momento difficile. Un dono che è stato pensato non solo per il presente, ma anche per il dopo alluvione. Un dono che ci aiuta meglio a vivere la dimensione della carità verso i più deboli”.

Intorno alle 15,30 si è conclusa la visita del card. Krajewski. Il parroco confida al Sir: “Attraverso la visita del cardinale ho sentito tutto il calore e l’affetto del Papa e di conseguenza l’affetto e il calore di tutta la Chiesa che abbraccia Casamicciola in questo momento. Anche della semplicità dell’elemosiniere sono restato molto colpito. È stato un fratello che è venuto a trovare altri fratelli che in questo momento sono nel dolore”.

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