Gli infermieri, “angeli” della nostra salute

Non vogliono essere chiamati eroi, come è capitato spesso negli ultimi mesi. Si sentono invece, a pieno titolo, professionisti della sanità. Un ruolo che gli infermieri della provincia di Pavia svolgono grazie agli studi svolti, sino alla laurea, e per la competenza e l’umanità con cui assistono i pazienti.

Foto Calvarese/SIR

Non vogliono essere chiamati eroi, come è capitato spesso negli ultimi mesi. Si sentono invece, a pieno titolo, professionisti della sanità. Un ruolo che gli infermieri della provincia di Pavia svolgono grazie agli studi svolti, sino alla laurea, e per la competenza e l’umanità con cui assistono i pazienti. Nello speciale che dedichiamo loro in questo numero de “il Ticino”, un’infermiera spiega di sentirsi “un’operaia del benessere”. Una definizione che descrive bene il lavoro concreto svolto ogni giorno da questi operatori sanitari, sempre a fianco dei malati negli ospedali, nelle case di riposo e anche a domicilio. A noi piace chiamarli anche gli “angeli” della nostra salute. L’emergenza coronavirus ha acceso i riflettori su una figura troppo spesso non considerata. Gli infermieri, insieme ai medici, sono state le uniche persone vicine a malati isolati da tutto, anche dai loro affetti familiari. Hanno curato pazienti in condizioni disperate. Hanno rincuorato chi non aveva più la forza di reagire. Hanno trasmesso sorrisi con gli occhi, visto che il loro volto era coperto da mascherine e altri dispositivi di sicurezza. Ma questo succede sempre, non solo durante la pandemia. “L’attuale emergenza ha reso visibile il lavoro che gli infermieri svolgono ogni giorno”, spiega Luigia Belotti, presidente provinciale dell’Ordine delle professioni infermieristiche. “Speriamo che, una volta spenta la luce di questi giorni, non ci si dimentichi subito di loro. Faremo di tutto per tenerla accesa”. Sarà anche il nostro impegno, per dire grazie agli infermieri.

(*) direttore “Il Ticino” (Pavia)

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