Israele non rinnova i permessi a 25 Ong. Caritas Jerusalem: “Continueremo ad operare a Gaza”

Il governo di Israele ha annunciato che dal 1° gennaio 2026 non rinnoverà i permessi a circa 25 Ong attive nella Striscia di Gaza, citando nuove regole di registrazione e motivi di sicurezza. Le organizzazioni avvertono che la decisione aggraverà la crisi umanitaria. Il Patriarcato latino di Gerusalemme difende l’operato di Caritas Jerusalem

Gaza, centro medico di Der El Balah (foto archivio Caritas Jerusalem)

Il governo israeliano ha annunciato che, a partire dal 1° gennaio 2026, non rinnoverà i permessi a circa 25 organizzazioni non governative (Ong) internazionali che operano nella Striscia di Gaza. La decisione è stata motivata dalle autorità israeliane con il mancato rispetto di nuove regole di registrazione che impongono alle organizzazioni di fornire informazioni dettagliate su personale, finanziamenti e struttura operativa per prevenire presunti abusi o infiltrazioni militari. Israele ha affermato che la misura è “necessaria per impedire lo sfruttamento dei canali umanitari da parte di gruppi terroristi”.

Distribuzione acqua a Gaza

Secondo il Ministero israeliano per gli Affari della Diaspora, le Ong che non hanno soddisfatto i requisiti vedranno scadere i loro permessi e dovranno cessare le attività entro il 1° marzo 2026. Una decisione rigettata da numerose organizzazioni internazionali che avvertono che questa sospensione aggraverà la drammatica crisi umanitaria in atto a Gaza, dove l’accesso a servizi essenziali come cure mediche, cibo e acqua è ancora insufficiente. Nella lista delle ong escluse da Israele figurano, tra le altre, Medici Senza Frontiere, Norwegian Refugee Council (Consiglio Norvegese per i Rifugiati), Care International, Oxfam, ActionAid e Caritas Jerusalem.

La risposta del Patriarcato latino. Riguardo al mancato rinnovo del permesso a Caritas Jerusalem, oggi il Patriarcato latino di Gerusalemme ha diffuso una nota, firmata dal suo portavoce Farid Jubran, nella quale si rimarca che “Caritas Jerusalem è un’organizzazione umanitaria e di sviluppo che opera sotto l’egida e la governance dell’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa. In Israele – spiega la nota- Caritas Jerusalem è una ‘persona giuridica ecclesiastica’, il cui status e la cui missione sono stati riconosciuti dallo Stato di Israele attraverso l’Accordo Fondamentale del 1993 e il successivo Accordo di personalità giuridica del 1997, firmato tra la Santa Sede e lo Stato di Israele”. La nota chiarisce, inoltre, che

“Caritas Jerusalem non ha avviato alcuna procedura di nuova registrazione presso le autorità israeliane e che continuerà le sue operazioni umanitarie e di sviluppo a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme, in conformità con il suo mandato”.

Allo stesso modo, conclude la nota, “Caritas Internationalis (di cui Caritas Jerusalem è membro, ndr.) non implementa né conduce alcun intervento diretto all’interno del Paese”.

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