Ragazzi e coltelli

Un ragazzo di 15 anni è finito al San Matteo dopo essere stato accoltellato da un coetaneo in un parco giochi di piazzale Crosione, al Vallone. Una zona che da tempo è teatro di liti violente e risse. Ma stavolta è spuntato un coltello, e c’è mancato poco che le conseguenze dell’aggressione fossero più gravi.

Presi come siamo dalle preoccupazioni per gli allarmanti bollettini che giungono ogni giorno dai fronti di guerra e dalla curiosità (a volte eccessiva) sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta sul delitto di Garlasco, rischiamo di non esserci accorti della notizia su un fatto avvenuto nello scorso fine settimana a Pavia. Un gran brutta notizia. Un ragazzo di 15 anni è finito al San Matteo dopo essere stato accoltellato da un coetaneo in un parco giochi di piazzale Crosione, al Vallone. Una zona che da tempo è teatro di liti violente e risse. Ma stavolta è spuntato un coltello, e c’è mancato poco che le conseguenze dell’aggressione fossero più gravi. Non possiamo far finta di niente di fronte a episodi di tale gravità, o pensare che debbano capitare solo ai figli di altri. La violenza ormai è diventata una triste consuetudine di Pavia, così come di altri comuni (anche piccoli) della nostra provincia. Ricordiamo il caso del barista pestato a sangue durante la recente Notte Bianca in Piazza Vittoria. Non è solo un problema di ordine pubblico. Troppi giovani crescono “da soli” per strada o in balia dei social, senza il sostegno delle loro famiglie. Per aiutarli va creata una rete sociale tra istituzioni, Chiesa e Terzo Settore.

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