Coronavirus-Covid-19: card. Bassetti, grazie ai sacerdoti, "vicini ai più deboli", ai medici e agli operatori sanitari “In questo tempo continuate a dimostrare la fedeltà al Signore, vivendo la vostra vocazione, pur immersa nelle molteplici difficoltà”. È l’omaggio del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ai sacerdoti. “Ho ancora davanti agli occhi la presenza di sacerdoti tra coloro che in questi due anni sono stati toccati dalla pandemia”, ha detto il cardinale introducendo il Consiglio permanente della Cei, in corso a Roma fino al 26 gennaio: “Quanto bene avete diffuso e state diffondendo! Come Gesù siete stati vicini ai più deboli, a coloro che hanno lottato nella solitudine. Avete trasmesso spesso la tenerezza, avete accolto il dono dell’altro e, come Gesù, siete stati dono per tutti sulle strade del mondo. Avete asciugato le lacrime di chi chiedeva conforto, avete stretto le mani di chi non ce l’ha fatta e avete impartito la benedizione. Avete incoraggiato chi si è fermato per strada, chi ha svelato le proprie ferite: vi siete inginocchiati, talvolta, davanti alle fragilità e avete pregato insieme, per rendere tangibile l’amore eterno di Dio per l’umanità. Vi siete adoperati in ogni modo e in ogni tempo, facendo sperimentare al popolo affidatovi dal Signore, che poteva contare sempre su di voi. Nonostante le difficoltà reali, avete attinto dalla relazione con Dio in Cristo la forza per portare ovunque, animati dallo Spirito, annunci di gioia, di speranza, di senso, di prossimità”. Poi il pensiero alle donne e agli uomini consacrati, che “nei momenti più critici sono rimasti in trincea”, e “alle laiche e ai laici che in questo tempo spesso si sono collocati in avamposto, impegnati su vari fronti, capaci di donare come Gesù anche la vita”. Infine, “un saluto grato i medici e a tutti gli operatori sanitari, che come il Buon Samaritano, hanno incarnato e vissuto pienamente le dimensioni della cura, della custodia e dell’assistenza alla persona. Grazie a ciascuno di voi!”.M.Michela Nicolais