Diocesi: mons. Seccia (Lecce), “le comunicazioni sociali sono oggi l’unico mezzo che ci resta per raggiungere i ‘lontani’ “Grazie per il servizio che offrite alla comunità diocesana. Ho sempre dato grande spazio alle comunicazioni sociali perché sono convinto che restano l’unico strumento - cartaceo, online, televisivo o radiofonico - che consente alla Chiesa di provare ad entrare nelle case delle famiglie e nel cuore delle persone e proporre il vangelo di Gesù Cristo”. Lo ha detto l’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, incontrando oggi, com’è consuetudine per Natale, i volontari delle comunicazioni sociali che operano a Portalecce, il quotidiano online della diocesi, accompagnati dal direttore dell'Ufficio diocesano, don Antonio Murrone e dal direttore della testata, Vincenzo Paticchio. “Qualcuno – ha aggiunto mns. Seccia – quando nota che il vescovo non rinuncia mai ad un’intervista, ad una dichiarazione piuttosto che a un rito liturgico in diretta streaming o in tv, sbagliando, pensa alla sovraesposizione o peggio ancora all’esibizionismo. Non è così: finché noi preti non comprenderemo che le comunicazioni sociali sono oggi l’unico mezzo che ci resta per raggiungere i ‘lontani’, chi passa alla larga dalle nostre chiese, chi è sfiorato dalla tentazione di non credere più... ci illuderemo di aver fatto tutto quello che possiamo fare. Per portare Cristo all’uomo non è più sufficiente il pulpito, non basta perseverare a rimanere nelle sacrestie aspettando la gente, è inutile continuare a coltivare orticelli, belli purtroppo soltanto da ammirare come si fa davanti a una vetrina. Occorre di più, molto di più: la presenza significativa e di senso nel sociale non è più un optional. Se c’è ancora bisogno di qualcosa affinché Portalecce possa diventare ancora più espressione feconda di un Chiesa ‘in uscita’, nei limiti delle possibilità, la diocesi vi sosterrà”.Daniele Rocchi