Emergenza freddo: Trincia (Caritas Roma), “addolorati per clochard morto, servono scelte e azioni politiche” “La nostra città ha lasciato ai margini per troppi anni i problemi delle persone senza fissa dimora: è una ipocrisia parlare solo in questo periodo di emergenza freddo. Se vogliamo essere onesti bisogna affrontare la situazione in maniera più ampia, con politiche pubbliche. Il volontariato non basta”. A parlare oggi al Sir è il diacono Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, commentando la morte in strada, la scorsa settimana, di un giovane guineano di 27 anni, in piazza dei Cinquecento, davanti alla Stazione Termini. “Siamo addolorati per quanto accaduto – commenta – ma se il sentimento di dolore non viene seguito da scelte e azioni politiche, guardando ai problemi dal punto di vista dei poveri, non si riescono a risolvere i tanti problemi della capitale, nell’ottica del bene comune. Non è possibile chiudere gli occhi di fronte ad una situazione trascurata per troppi anni. Aprire le stazioni della metropolitana anche di notte non è una soluzione”. Con la nuova giunta capitolina “c’è stato un buon inizio con segni di attenzione da parte dell’assessorato – sottolinea – ma alle parole devono seguire i fatti. Noi non possiamo né non vogliamo sostituirci al ruolo delle istituzioni”. La Caritas ha attivato come ogni anno una serie di iniziative. Stavolta la campagna è intitolata “Insieme sulla strada” e mira a creare reti di solidarietà sul territorio, chiedendo alle parrocchie, come obiettivo minimo, di raccogliere coperte, sacchi a pelo, indumenti pesanti. L’ideale sarebbe mettere a disposizione spazi appositi per i senza dimora. Si cercano inoltre volontari disposti ad incontrare in strada le persone, per distribuire aiuti e indirizzarle alle strutture apposite per l’emergenza. È stato infatti ampliato il servizio notturno itinerante, in funzione dalle 19 alle 24. “Abbiamo già avuto la disponibilità degli scout e di diverse parrocchie e avviato contatti con la Croce rossa”, spiega il direttore della Caritas di Roma. Sono inoltre attivi il canale telefonico 366.6349003 e la mail servizioitinerante@caritasroma.it per raccogliere segnalazioni di persone in difficoltà e disponibilità al volontariato. Sabato 11 dicembre sono stati anche raccolti generi alimentari di prima necessità per rifornire gli empori solidali. Le tre strutture Caritas preposte all’accoglienza dei senza dimora – Ostello di via Marsala, Casa Lourdes di via Cornelia e Santa Giacinta – accolgono centinaia di persone ma la capienza è stata ridotta per rispettare le regole di distanziamento imposte dalla pandemia. A Roma risultano circa 3mila persone senza fissa dimora che trascorrono la notte all’aperto.Patrizia Caiffa