Elisa Martinez venerabile: mons. Angiuli (Ugento), la santità "consiste nell'unirsi a Cristo modellando la nostra vita sulla sua" "La santità non consiste nel compiere imprese straordinarie, ma nell’unirsi a Cristo" modellando "la nostra vita sulla sua". Lo ha detto domenica 31 ottobre mons. Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, nell'omelia della solenne celebrazione eucaristica per la dichiarazione di venerabilità di madre Elisa Martinez da parte di Papa Francesco lo scorso 13 ottobre. Nel corso della messa, celebrata presso la basilica di S. Maria de finibus terrae in Leuca, Angiuli ha affermato: "Con l’esercizio eroico delle virtù, la venerabile madre Elisa Martinez ci rivela il segreto della santità che, nello stesso tempo, è semplice e profondo e ci invita a incamminarci sullo stesso sentiero. Possiamo riassumere il suo messaggio con uno slogan: santi per grazia, santi per amore". La santità, ha spiegato il presule, "non consiste nel compiere imprese straordinarie, ma nell’unirsi a Cristo, nel vivere i suoi misteri, nel fare nostri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi comportamenti. La misura della santità è data dalla statura che Cristo raggiunge in noi, da quanto, con la forza dello Spirito Santo, modelliamo la nostra vita sulla sua". La venerabile Elisa Martinez "attesta che si diventa santi per grazia" e "quando si impara ad amare Dio e il prossimo". "Essere santi - ha concluso mons. Angiuli - significa servire il Signore in modo lodevole e degno, e correre senza ostacoli verso i beni promessi da Dio. Vuol dire soprattutto coltivare la gioia; una gioia che risiede non solo nelle esperienze mistiche, negli atti di eroismo e di martirio, ma anche nella testimonianza quotidiana, in una normalità assoluta: abitare in Cristo e lasciare che Cristo abiti in noi, riconoscendosi in lui figli del Padre celeste".Giovanna Pasqualin Traversa