Sanità: firmata intesa Fnopi-Cnoas per assistenza multidisciplinare a “persone malate e in difficoltà” La Federazione degli infermieri (Fnopi) e l’Ordine degli assistenti sociali (Cnoas) hanno sottoscritto oggi un protocollo d’intesa che la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli, e il presidente Cnoas, Gianmario Gazzi, hanno voluto ad ogni costo per sottolineare l’importanza dell’approccio multidisciplinare “ai bisogni di chi ha bisogno”. Quattro gli obiettivi dell’intesa firmata nella sede della Fnopi, a Roma, alla presenza di Beatrice Mazzoleni e Pierpaolo Pateri, segretaria nazionale e tesoriere Fnopi, e di Barbara Rosina e Mirella Silvani, vicepresidente e segretario Cnoas e di molti consiglieri dell’Ordine e della Federazione collegati on line. Anzitutto individuare attività congiunte di rappresentanza istituzionale e politica per garantire l’importanza del ruolo, delle funzioni e delle competenze dei professionisti nei processi di programmazione e nelle scelte organizzative in ambito sanitario, sociosanitario e sociale; quindi collaborare nell’organizzazione e nello svolgimento di attività scientifiche e iniziative culturali e formative che siano di comune interesse nelle discipline attinenti all’etica, deontologia, cultura e azione professionale e ruolo politico e sociale delle rispettive professioni. Terzo punto: realizzare attività comuni che potranno anche consistere nella promozione e realizzazione di ricerche, corsi, seminari, conferenze, convegni, pubblicazioni ed iniziative analoghe volte allo sviluppo della cultura professionale; infine promuovere e sostenere le rispettive iniziative, coerenti con le finalità del protocollo d’intesa. “Siamo, siamo stati e saremo tra i professionisti più vicini alle persone malate e in difficoltà e i drammatici mesi, speriamo passati, con il fardello di morti e solitudini, hanno messo a dura prova la tenuta del Paese – spiegano i presidenti –. L’integrazione sociosanitaria non può essere un enunciato, ma deve diventare realtà”. Nell’impegnarsi ad estendere il protocollo ai territori e ad attuare un percorso comune di formazione continua per i prossimi tre anni di validità dell’intesa, infermieri ed assistenti sociali faranno fronte comune perché nelle Case delle comunità previste dal Pnrr siano presenti équipe multidisciplinari che comprendano le due professioni.Giovanna Pasqualin Traversa