Diocesi: Perugia-Città della Pieve, conclusa la 15ª edizione della StarCup, il "primo torneo che si gioca dentro e fuori dal campo" “Si è conclusa nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 settembre la 15ª edizione della StarCup, il 'primo torneo che si gioca dentro e fuori dal campo'. Questo evento ha raccolto, ancora una volta, tanti giovani e giovanissimi dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve attraverso lo sport, la socialità e la spiritualità”. È il commento di Martino Tosti, presidente della StarCup diocesana di Perugia-Città della Pieve, nel tracciare un “bilancio” dell’iniziativa che quest’anno, aggiunge, “ha visto impegnate, sui campi di calcio a 5 del Centro sportivo di Santa Sabina, 64 squadre maschili e femminili, iscritte al torneo. Si è trattato di 600 giocatori adolescenti, poco più della metà rispetto agli anni precedenti”. Numeri ridotti ma clima differente. “Il dato in calo – spiega Tosti – è chiaramente motivato dall’anno di inattività sportiva dell’associazione organizzante Aps/Asd SportLab, per le restrizioni causate dalla pandemia. Ad ogni modo, i numeri ridotti hanno contribuito a costruire alla StarCup un clima differente, che ha posto maggiormente al centro dell’attenzione le parrocchie, gli oratori, i giovani”. La parte sportiva dell’evento, ovvero il torneo di calcio a 5, si è concluso con la finale femminile tra l’oratorio di Mantignana e l’oratorio di Papiano, vinta da quest’ultimo e la finale maschile che ha visto sfidarsi gli oratori di Santa Lucia e dell’Unità pastorale 20, dove ha trionfato la prima parrocchia. Durante le premiazioni, come ogni anno, erano previsti premi tecnici - rivolti ai vincenti e ai miglior risultati sportivi, come i “capicannonieri” maschile e femminile, vinto dal giocatore di San Sisto, Tempesta e dalla giocatrice di Papiano, Angori, il premio “miglior pulcino”, destinato al giocatore più giovane e talentuoso, vinto dal giovanissimo Paolo Aquino classe 2006 - ma anche premi destinati a sottolineare l’importanza dei momenti vissuti fuori dal campo da gioco, come il “premio miglior gruppo parrocchiale” all’unità pastorale 6, Monteluce, Casaglia e Santa Petronilla, il “premio miglior tifoseria” vinto dalla parrocchia di Ponte San Giovanni e il “premio famiglia sempre presente” ad una giovanissima famiglia della parrocchia di Case Bruciate che ha seguito costantemente i giovani del proprio oratorio. Il percorso catechetico ha accompagnato gli adolescenti con momenti di preghiera, liturgia e riflessione invitandoli a continuare, o forse anche a ricominciare, a sognare. Ha voluto mandare lo stesso messaggio anche il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presente alla cerimonia di apertura, chiamando i giovani a lasciarsi alle spalle il triste inverno vissuto e ad aprirsi a questa nuova primavera, con gioia ed entusiasmo. Gigliola Alfaro