Diocesi: Ferrara-Comacchio, appello a parroci e comunità per rendere disponibili posti di accoglienza per le persone in fuga dall'Afghanistan Tutto il mondo segue con apprensione la crisi umanitaria che sta avendo luogo in Afghanistan: l'arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Gian Carlo Perego, insieme con la Caritas diocesana nella persona del direttore Paolo Falaguasta, ha lanciato un appello a tutti i parroci e alle loro comunità per rendere disponibili posti di accoglienza per le persone in fuga. Chi è giunto con i ponti aerei dell'aeronautica viene inserito nel sistema pubblico Sai (Sistema di accoglienza e integrazione, ex Sprar) o nei Cas (Centro di accoglienza straordinario). Le Caritas, inserite nel sistema Sai in convenzione con il Governo, e le Prefetture si stanno attivando per reperire più posti possibili per far fronte ad un eventuale aumento dei flussi. Per questo motivo è stato chiesto a tutti i parroci di comunicare all’indirizzo email caritasfe@libero.it l’eventuale disponibilità di stanze, alloggi o appartamenti che volessero mettere a disposizione per l’accoglienza di famiglie afghane. L’eventuale gestione del nucleo familiare, che avrà una durata minima di sei mesi, sarà della Caritas diocesana con l’affiancamento dei volontari della parrocchia accogliente.Gigliola Alfaro