Terremoto Haiti: Unicef, "migliaia di vite sconvolte, case e imprese danneggiate". Appello alle gang, consentire aiuti umanitari “Non conosciamo ancora la reale portata della devastazione causata dal terremoto che ha colpito Haiti. Ma i resoconti dei nostri team e di altri attori sul campo descrivono una situazione di grave perdita. Molte persone sono rimaste uccise, compresi bambini, e diverse altre ferite. Innumerevoli vite sono state sconvolte e migliaia di case e imprese sono state danneggiate o distrutte". Lo conferma oggi l'Unicef, raccontando che sono stati colpiti "centri sanitari, scuole, ponti e altre strutture e infrastrutture essenziali, da cui dipendono bambini e famiglie". A peggiorare le cose, la tempesta tropicale Grace dovrebbe passare su Haiti tra stasera e domani, complicando le azioni di soccorso e salvataggio. Poco più di un decennio dopo il terremoto del 2010 Haiti sta di nuovo vacillando, in un periodo di instabilità politica, crescente violenza delle gang, tassi allarmanti di malnutrizione tra i bambini e pandemia da Covid-19. "I bisogni umanitari nelle aree colpite sono elevati, poiché i servizi essenziali sono stati interrotti - dice l'Unicef -. Molte persone hanno urgente bisogno di assistenza sanitaria e di acqua pulita. Coloro che sono sfollati hanno bisogno di un riparo. I bambini che nel caos sono stati separati dalle loro famiglie hanno bisogno di protezione". L'Unicef è presente con il suo staff, supportando le verifiche, ed è pronto con forniture di emergenza preposizionate. Sono già stati consegnati a Les Cayes kit medici per supportare 30mila persone, con ulteriori aiuti sanitari, idrici e igienici in arrivo. Sarà data priorità alla ripresa dei servizi essenziali - inclusi acqua e servizi igienici, salute, nutrizione e riparo - per la popolazione colpita. Tuttavia, precisa l'agenzia Onu, "l'insicurezza legata alla violenza delle gang nella strada principale che collega la capitale al sud-ovest e nelle sue vicinanze potrebbe compromettere la risposta complessiva. Facciamo appello ai gruppi armati in queste aree affinché garantiscano alle organizzazioni umanitarie un accesso illimitato per fornire in modo sicuro ai sopravvissuti supporto e servizi salvavita tempestivi".Patrizia Caiffa