Diritti umani: Bachelet (commissario Onu), nelle crisi servono “maggiore informazione e dibattito in uno spazio civico inclusivo”. Rimproveri all’Europa “In tutto il mondo, le persone esprimono chiaramente la loro legittima richiesta di avere un ruolo nel plasmare la politica. Agire in base a tale domanda è l’unico modo per costruire fiducia e guidare politiche basate su realtà vissute e migliorate da un franco e costante feedback”. Questo il suggerimento che Michelle Bachelet, alto commissario Onu per i diritti umani, ha offerto oggi presentando il suo “aggiornamento globale” al Consiglio per i diritti umani. “Tempi turbolenti” sono questi, ma è proprio nelle crisi che serve “maggiore e non minore trasparenza; più informazione; un dibattito e un confronto più pubblici, in uno spazio civico più aperto e inclusivo; e per una governance più reattiva, che difenda più fermamente i diritti umani”. Nella sua carrellata mondiale, la commissaria si è fermata a incoraggiare o richiamare situazioni e Paesi in cui i diritti umani sono calpestati. Ha parlato anche di Europa e delle “misure prese da diversi Paesi europei che restringono il lavoro delle ong che proteggono i diritti dei migranti e offrono assistenza salva-vita”, dei circa 50 procedimenti penali o amministrativi contro attori umanitari coinvolti nella ricerca e soccorso nel Mediterraneo. “Sappiamo che solo quattro navi umanitarie sono attualmente operative nel Mediterraneo centrale, mentre molte altre sono state sequestrate o viene loro impedito di operare, sollevando serie preoccupazioni per la sicurezza delle persone su una delle rotte migratorie più letali del mondo”. Parole di rimprovero sono state dette anche riguardo a Ungheria e Croazia. “Incoraggio l’Ue e gli Stati membri a garantire che questa tendenza alla riduzione dello spazio civico sia invertita e siano stabilite protezioni adeguate, anche attraverso il patto dell’Ue su asilo e migrazione”. “In ogni regione del mondo”, ha concluso, “persone vengono lasciate indietro – o spinte ulteriormente indietro – mentre la pandemia continua a crescere: sono escluse dallo sviluppo e dalle opportunità, ma anche dalla partecipazione alle decisioni che modellano profondamente le loro vite e il loro futuro. Questo ci rende tutti più deboli”.Sarah Numico