Diocesi: Bolzano-Bressanone, annullata la tradizionale raccolta di indumenti usati della Caritas Quest’anno, a causa delle restrizioni e condizioni imposte dal coronavirus, la Caritas di Bolzano-Bressanone ha annullato la tradizionale raccolta di indumenti usati. Quella che è da decenni una delle più importanti iniziative di volontariato promosse dalla Caritas altoatesina. “È una decisione che ci dispiace moltissimo aver dovuto prendere – afferma la coordinatrice Brigitte Hofmann – ogni anno partecipano più di 3.000 volontari a questa iniziativa. Tutti hanno sempre avuto il desiderio di dare il proprio contributo affinché la Caritas possa venire incontro alle persone bisognose di aiuto. Per offrire a questi volontari un’occasione per impegnarsi per la propria comunità proponiamo, come alternativa, una giornata dedicata ai nostri anziani, alla quale ognuno di noi può partecipare. Si terrà il 7 novembre, giornata tradizionalmente dedicata alla raccolta degli indumenti usati”. Il servizio Caritas&Comunità ha elaborato una serie di proposte per le parrocchie che possono essere realizzate assieme ai volontari. “Le iniziative – aggiunge Hofmann - hanno come obiettivo quello di mostrare vicinanza e attenzione agli anziani, che ancora adesso soffrono più di tutti le restrizioni dovute alla crisi pandemica. Tra le idee proposte, è possibile offrire un pomeriggio di ascolto e condivisione di ricordi con gli anziani, scrivere delle lettere o preparare dei videomessaggi per poi inviarli o recapitarli in una casa di riposo”. La Caritas altoatesina organizza da 44 anni la raccolta di indumenti usati. Tutti gli anni sono state raccolte da 500 a 600 tonnellate di indumenti usati, scarpe, borse e biancheria. La Caritas ha sempre venduto quanto raccolto ad una ditta operante nel mercato mondiale di indumenti di seconda mano, destinando il ricavato ai diversi servizi per persone bisognose. “Ciascuna donazione di indumenti – conclude Hofmann – è stata per noi una donazione preziosa. Speriamo di riuscire a coprire questa perdita con altre donazioni”.Riccardo Benotti