Missio Giovani: mille follower on line. Questa sera laboratori sull’evangelizzazione I giovani delle diocesi italiane che aderiscono a Missio Giovani (braccio giovanile della Fondazione Missio per gli under30) si incontreranno virtualmente questa sera nelle piattaforme on-line, per partecipare ai laboratori tematici sull’evangelizzazione ad gentes. Sono circa un migliaio i ragazzi che da ieri sera stanno seguendo l’evento dedicato alla programmazione annuale della missione per i più giovani. Ieri, ad aprire il Meeting nazionale, Next Generation (una “bussola per orientare i ragazzi lungo un cammino in dieci tappe”), il segretario nazionale di Missio Giovani, Giovanni Rocca (al centro nella foto), che ha illustrato l’agenda a partire proprio dalla Giornata missionaria mondiale di domenica 18 ottobre. Fulcro della giornata sarà la colletta missionaria nelle parrocchie, finalizzata a raccogliere fondi per i missionari di tutto il mondo. Annunciare il vangelo. “Cosa possiamo fare noi oggi? – si è chiesto Rocca –. In ogni momento dell’anno, ognuno di noi sarà cosciente del fatto che sta compiendo lo stesso cammino assieme a tutte le realtà giovanili missionarie d’Italia”. Declinare la missione nelle realtà parrocchiali e diocesane di riferimento, ognuno a proprio modo, è l’impegno che i giovani si assumono in un quadro di assoluta compartecipazione. “I giovani sono destinatari di un messaggio che li apre a una visione nuova delle cose, del mondo e di Dio”, ha aggiunto don Valerio Bersano, segretario nazionale dell’Opera per la propagazione della fede. “I missionari portano l’annuncio del vangelo in luoghi molto lontani dal nostro – ha spiegato – e questa evangelizzazione è una proposta straordinaria per i giovani: perché il vangelo trasforma la vita. Annunciare Gesù Cristo oggi significa aumentare l’attenzione verso le persone più fragili e deboli”. Iniziative nelle diocesi. La tappa successiva di Next Generation, dopo l’Ottobre missionario, è quella degli incontri nelle diocesi e a questo proposito una ragazza della diocesi di Alatri, Elisa, in un video ha raccontato la propria esperienza missionaria breve, di alcune settimane d’estate, in Etiopia e in Thailandia, con Missio Giovani. “Quello che mi riporto dalla Thailandia – ha detto – è il sorriso che era sulla bocca di tutti. Oggi il mio impegno missionario è partecipare il più possibile alle attività della mia diocesi”. https://www.youtube.com/watch?v=Hu3LrPKMap4&t=1s “Dio non ha confini”. Eleonora Borgia, della segreteria nazionale di Missio Giovani, ha illustrato, dati alla mano, le condizioni di povertà dell’infanzia nel mondo: “secondo l'Unicef nel 2019 c’erano 41 milioni di bambini al mondo senza accesso ai beni primari: ossia acqua, cibo, istruzione e protezione. Vedi la Libia e il Sud Sudan. In Bolivia i ragazzini sniffano colla per far fronte alla fame". Anche in Italia, dice l’Istat, "la povertà assoluta è in aumento”. Cosa fare a fronte di tutta questa urgenza? Lo ha spiegato suor Francesca Centorame, missionaria dell’Immacolata al Pime. “Essere presenza di ascolto ovunque si è”. “Nel 2009 sono stata in Amazzonia – ha detto –, lì ho sperimentato una missione molto vicina a me. Da novizia, prima di diventare suora sono stata in India per cinque mesi e ho capito che Dio non è dentro le nostre quattro mura. Dio non ha confini”. Aperti ai fratelli. Il messaggio di Missio Giovani? Essere giovani missionari significa avere l’attitudine all’ascolto, alla disponibilità verso i fratelli, alla visione di Dio ovunque ci si trovi. Stasera alle 21.00 i ragazzi proseguiranno il loro Meeting con i laboratori on-line. Al termine verranno definite delle sintesi che costituiranno dei “tracciati” per orientarsi durante l’anno. (*) Popoli e Missione    Ilaria de Bonis (*)