Lesbo: Unicef, “rifugio d’emergenza per 150 bambini. Urgente Patto Ue su migrazioni” L’Unicef esprime la sua più profonda solidarietà ai rifugiati e ai migranti colpiti dall’incendio nel campo di Moria a Lesbo ed è pronto ad aiutare ad affrontare i bisogni immediati di oltre 4.000 bambini, in particolare dei 407 minorenni non accompagnati, estremamente vulnerabili. L’Unicef ringrazia le autorità locali e i soccorritori in prima linea che hanno lavorato tutta la notte per affrontare la crisi. La pandemia da coronavirus rende ancora più complessa e cruciale l’attuazione di una risposta rapida e sicura. Il centro dell’Unicef Tapuat per il sostegno ai bambini e alle famiglie, che si trova vicino al campo di Moria, è stato trasformato in un rifugio d’emergenza. Questo può ospitare temporaneamente le persone più vulnerabili, compresi i bambini non accompagnati, le donne in stato di gravidanza e altre persone con esigenze particolari, fino a quando non saranno identificate delle alternative. Più di 150 bambini non accompagnati sono attualmente ospitati lì. La priorità dell’Unicef è di garantire l’immediata sicurezza e protezione dei bambini, in coordinamento con il governo greco, il segretario speciale per la protezione dei minorenni non accompagnati, le autorità locali e i partner dell’Onu e della comunità delle Ong. “Gli eventi di ieri sera – sottolinea Unicef – servono a ricordare con forza l’urgente necessità di un Patto Ue sulle migrazioni umano e a misura di bambino”.Patrizia Caiffa