Stati generali: Uecoop, “in un anno +26,5% peso burocrazia su imprese. Servono procedure più snelle e stop appalti al massimo ribasso” “Nell’ultimo anno è aumentato del +26,5% il peso della burocrazia sul lavoro delle imprese”. È quanto emerge da un’analisi presentata dall’Unione europea delle cooperative (Uecoop) nel corso della partecipazione agli Stati generali alla terza giornata di “Progettiamo il Rilancio”, gli Stati generali in svolgimento a Villa Pamphilj, a Roma. “Per la competitività delle imprese e per una ripartenza dell’economia è necessario - ha evidenziato durante l’incontro il presidente di Uecoop, Gherardo Colombo - alleggerire il carico burocratico che rallenta l’attività e quindi la reattività del sistema produttivo: basti pensare ai ritardi registrati relativamente alle misure che il Governo ha varato in materia di liquidità e cassa integrazione”. “Una situazione che frena la capacità di imprese e cooperative a crescere e a sviluppare economia e occupazione anche per i giovani e per le donne in un momento in cui il Paese - ha continuato Colombo - ha bisogno di servizi sempre più qualificati che privilegino la dimensione comunitaria e di prossimità: dalla sanità ai trasporti, dall’assistenza agli anziani e alle persone con problemi di inclusione, fino ai i servizi educativi e scolastici”. “Per queste necessità le cooperative svolgono da sempre un importante ruolo ma c’è bisogno di superare la logica dei grandi appalti al massimo ribasso che - sottolinea Uecoop - oltre a comportare un carico burocratico e di procedure non indifferente tagliano fuori una fetta importante di piccole e medie imprese che da sempre rappresentano l’ossatura economica dell’Italia”. Colombo ha anche evidenziato la necessità di incrementare i fondi statali per assicurare la liquidità a Comuni, Province e Regioni migliorando ancora di più i tempi di pagamento della Pubblica amministrazione per non mettere a repentaglio i bilanci delle imprese e i posti di lavoro. Per il presidente di Uecoop, “il rilancio dell’Italia non può però prescindere da trasparenza e correttezza che possono essere incentivate attraverso una formazione continua di tutti gli interpreti del sistema, finalizzata alla comprensione e alla condivisione delle regole e delle procedure”.Alberto Baviera