Via Crucis: undicesima stazione, "non ho mai pensato di accorciare la croce" “Non ho mai pensato di accorciare la croce, nemmeno quando la legge me lo concedeva. Ho scelto di sottopormi al giudizio ordinario: lo dovevo a me, ai ragazzi che ho educato negli anni del Seminario, alle loro famiglie”. L’undicesima stazione della Via Crucis racconta di un sacerdote condannato ingiustamente e poi assolto dopo dieci anni di reclusione. “Mentre salivo il mio calvario, li ho trovati tutti lungo la strada”, la sua testimonianza: “Sono diventati i miei cirenei, hanno sopportato con me il peso della croce, mi hanno asciugato tante lacrime. Assieme a me tanti di loro hanno pregato per il ragazzo che mi ha accusato: non smetteremo mai di farlo. Il giorno in cui sono stato assolto con formula piena, ho scoperto di essere più felice di dieci anni fa: ho toccato con mano l’azione di Dio nella mia vita. Appeso in croce, il mio sacerdozio si è illuminato”.M.Michela Nicolais