Incidente in A1: Ceccherini (Misericordie ), “Giulia e Gianni, morti perché hanno scelto di esserci” “Il sistema tiene perché c’è chi non si tira indietro. Anche quando nessuno guarda”. Così Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’Area fiorentina, nella lettera aperta dopo la tragedia del 4 agosto sull’A1, costata la vita ai volontari della Misericordia di Terranuova Bracciolini, Giulia Santoni e Gianni Trappolini, e al paziente Franco Lovari. Ceccherini ricorda il dolore della comunità e mette in guardia dal rischio che, dopo il cordoglio, tutto venga dimenticato: “Questa pagina parla di un sistema che ogni giorno si regge su uomini e donne silenziosi, troppo spesso invisibili, ma determinanti”. Su quell’ambulanza, scrive, “c’eravamo tutti noi che ogni giorno mettiamo una divisa per stare accanto a chi soffre”. Il presidente sottolinea come spesso siano i volontari a colmare le lacune della rete sanitaria: “Se fosse davvero strutturata, efficiente, vicina ai territori, molti trasporti non graverebbero sul volontariato. Ma quando tutto il resto manca, ci siamo noi. Non per obbligo, ma per senso di responsabilità”. Il volontariato, aggiunge, non è un’alternativa al sistema, ma ciò che lo tiene in piedi “quando tutto il resto crolla”. L’appello finale è a riconoscere e proteggere il valore di chi serve in silenzio: “Giulia e Gianni sono morti perché hanno scelto di esserci. Non basta ricordarli: dobbiamo cambiare sguardo e fare il possibile per chi tiene accesa la luce in un Paese che troppo spesso dà tutto per scontato”.Marco Calvarese