Diocesi: Spoleto, mons. Boccardo ha accolto un gruppo di pellegrini da Israele Questa mattina l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, ha accolto nella basilica di Santa Rita a Cascia 23 pellegrini provenienti dalla Terra Santa, precisamente dalla parrocchia di S. Antonio di Padova a Jaffa, alle porte di Tel Aviv. Erano accompagnati dal parroco, padre Agostino Pelayo, che in passato è stato parroco a Casale di Montefalco. I pellegrini erano attesi in Umbria già lo scorso mese di giugno, fa sapere l'arcidiocesi umbra, ma a causa degli attacchi missilistici tra Israele e Iran non è stato possibile. "Accogliendovi in questa basilica – ha detto l’arcivescovo Boccardo nell’omelia - non possiamo non pensare alle tragedie immani che feriscono l’umanità a causa della guerra in varie zone del mondo, tra cui nella vostra e nostra Terra Santa. Non dobbiamo far diventare la guerra una cronaca ordinaria. Dire che io non posso fare nulla per la pace è solo un alibi. Anche noi possiamo contribuire a costruirla con dei gesti concreti di accoglienza e di perdono nelle nostre case, rispettando le differenze, perdonando e chiedendo perdono". "Oggi – ha concluso mons. Boccardo – creiamo un ponte speciale che unisce Jaffa a Cascia nel nome di Santa Rita. A lei, invocata come avvocata dei casi impossibili, chiediamo che si arresti lo scorrere del sangue e che rifiorisca la pace". Al termine della celebrazione l’arcivescovo ha donato ai pellegrini israeliani una statua di Santa Rita da venerare nella chiesa parrocchiale di S. Antonio. "Nella nostra zona ora la situazione, rispetto allo scorso giugno, è più tranquilla - ha detto padre Pelayo -. Abbiamo ripreso una vita abbastanza normale, anche se la paura abita in noi costantemente. Come parrocchia siamo attivi nel reperire cibo e soldi da inviare ai nostri fratelli di Gaza. Stiamo attraversando giorni difficili – ha concluso -, ma come cristiani abbiamo la certezza che non siamo da soli: il Signore è con noi fino alla fine del mondo". Il gruppo di Jaffa nei giorni scorsi è stato a Roma per il passaggio della Porta Santa e vivere così il Giubileo; ora sono in Umbria per tre giorni: dopo la visita a Cascia e Roccaporena, sono previste quelle a Spoleto, a Montefalco per venerare Santa Chiara della Croce e ad Assisi sulla tomba di S. Francesco. Poi, si sposteranno in Toscana, al santuario francescano de La Verna, e infine andranno pellegrini a Padova da S. Antonio, titolare della loro parrocchia.Daniele Rocchi