Giubileo dei giovani: il racconto dei ragazzi di Lamezia Terme, "un cammino come nessun altro" Un’esperienza intensa, unica, impossibile da raccontare con una semplice cronaca. Così i giovani della diocesi di Lamezia Terme descrivono il Giubileo vissuto a Roma, culminato il 2 e 3 agosto a Tor Vergata con l’incontro mondiale dei giovani promosso nell’Anno Santo. "Un cammino come nessun altro, in una città come nessun’altra, dove si uniscono sogni, speranze, gioie e dolori di un mare di persone", scrive Mattia. Non solo un grande evento, ma un intreccio di relazioni, esperienze, volti e accenti diversi, uniti dalla forza della fede. Alla chiamata del Giubileo hanno risposto tanti gruppi lametini: i giovani dell’Azione Cattolica, gli Scout, il Movimento dei Focolari, il Cammino Neocatecumenale, alcune realtà parrocchiali e il gruppo della Pastorale giovanile che ha condiviso l’esperienza con la diocesi di Catanzaro-Squillace. “Arrivati a Roma per strade diverse – si legge nella nota firmata dai giovani – ci siamo ritrovati nel cuore di una folla immensa che ha dato vita a un coro di voci di speranza”. Per Miriam, "non c’è stata cosa più bella che vedere migliaia di giovani, con i propri dubbi e paure, unirsi per celebrare la bellezza della fede". Giovanna sottolinea "lo spirito di accoglienza e festa nel condividere canti, balli e lingue diverse". Maddalena parla di "uno sguardo sincero e rassicurante incontrato nell’altro", mentre Domenico si è sentito "parte di una comunità globale, senza confini, che accoglie per come sei". A tutti sono risuonate forti le parole del card. Matteo Zuppi durante la professione di fede in piazza San Pietro: "La Chiesa è casa nostra, anche se inadeguati e peccatori, ma famiglia universale dove tutti, tutti, tutti siamo accolti". Un messaggio rilanciato anche dal Papa nel suo saluto finale: “L’amicizia è una strada verso la pace. Vogliatevi bene tra di voi!”. "Abbiamo realizzato un sogno – conclude Antonio – e siamo tornati a casa con il cuore colmo di gioia". Ora, i giovani lametini riprendono il cammino nei propri territori con il desiderio di essere testimoni di speranza e di fede, pronti a contagiare il mondo con la gioia del Vangelo.Filippo Passantino