Corridoi universitari: Caritas, arrivato a Roma un primo gruppo di 65 studenti e studentesse. Offerte già 250 borse di studio in 40 atenei italiani Sono 65, 20 donne e 45 uomini, gli studenti rifugiati vincitori di borse di studio che frequenteranno programmi di laurea magistrale della durata di 2 anni presso 37 atenei italiani grazie al progetto Unicore University Corridors for Refugees giunto alla sua sesta edizione. "Altri gruppi seguiranno nei prossimi giorni - spiega Caritas italiana, partner del progetto -. I/le giovani studenti/studentesse sono rifugiati originari di Etiopia, Eritrea, Sud Sudan, Sudan, Burundi, Ruanda, Congo e Somalia. 45 di loro saranno accompagnati, nel loro percorso di studi, da 19 Caritas diocesane e due da Migrantes. Coinvolte diocesi di tutto il Paese, da Nord a Sud, isole comprese. In particolare, si tratta di Trento, Brescia, Milano, Verona, Venezia, Parma, Siena, Firenze, Ancona, Urbino, Roma, L'Aquila, Pescara, Caserta, Reggio Calabria, Messina, Catania, Palermo, Cagliari. In collaborazione con Migrantes Vercelli e Torino". Le borse di studio sono state assegnate a rifugiati residenti in Kenya, Sud Africa, Tanzania, Uganda, Zambia, Zimbabwe con un processo di selezione degli atenei stessi sulla base del merito accademico e della motivazione in seguito a un bando pubblicato a marzo 2024. Il programma University Corridors for Refugees è coordinato da Unhcr, Agenzia Onuper i Rifugiati, e coinvolge oltre 40 atenei italiani che hanno offerto oltre 250 borse di studio a studenti rifugiati negli ultimi sei anni. Attraverso il progetto, gli studenti hanno l’opportunità di arrivare in Italia in maniera regolare e sicura per proseguire i loro studi, senza dover affrontare pericolosi viaggi nelle mani dei trafficanti. Sono oltre 120 milioni le persone nel mondo costrette a fuggire a causa di guerre e persecuzioni. Oltre il 76% dei rifugiati vive in Paesi in via di sviluppo dove troppo spesso le opportunità per ricostruire il proprio futuro in dignità sono assenti. Per quanto riguarda l’accesso  all’istruzione, infatti, i dati globali rimangono drammatici: solo il 7% dei rifugiati ha accesso all’istruzione terziaria contro il 42% della popolazione non rifugiata. Il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione con partner quali il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, Centro Astalli- Jrs Jesuit Refugee Service, Fondazione Finanza Etica, Gandhi Charity, Consorzio Communitas, ed un’ampia rete di partner locali che forniranno agli studenti il supporto necessario per completare gli studi e favorire la loro integrazione nella vita universitaria. La partnership Unicore quest’anno si è ulteriormente arricchita grazie alla collaborazione con l’associazione Miles4Migrants che ha garantito i voli che hanno portato gli studenti in Italia e con Campus X che accoglierà alcuni dei partecipanti presso le proprie strutture.Patrizia Caiffa