Ucraina: incontro a Kyiv tra S.B. Shevchuk (Ugcc), Dmytro Usov e Andrii Yusov (intelligence) sullo scambio dei prigionieri Lo scambio dei prigionieri di guerra secondo quanto auspicato da Papa Francesco nell’appello lanciato a Pasqua in occasione della benedizione Urbi et Orbi, chiedendo “uno scambio di tutti i prigionieri tra Russia e Ucraina” (“Tutti per tutti!”). È stato l’argomento al centro di un incontro tra Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, e i responsabili del "Coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra", Dmytro Usov e Andrii Yusov. L'incontro – secondo quanto riporta il Dipartimento di informazione della Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc) - si è svolto a Kyiv, nella residenza dell’arcivescovo maggiore, ed era presente anche il capo del Dipartimento per le relazioni esterne dell’Ugcc in Ucraina, p. Oleksa Petriv. Durante l'incontro le parti hanno discusso delle questioni relative alla pastorale dei militari e al servizio dei cappellani nelle Forze Armate dell'Ucraina, si legge nella notizia. Dmytro Usov ha espresso la sua gratitudine al capo dell'Ugcc per l'assistenza e il sostegno della Chiesa ai soldati ucraini e alle loro famiglie. “Sono stati toccati anche i problemi della detenzione illegale di civili da parte della Federazione Russa, in particolare di ministri della Chiesa”. Secondo quanto fa sapere l’Ugcc, Shevchuk ha richiamato l'attenzione sui due sacerdoti greco-cattolici, padre Bohdan Geleta e padre Ivan Levitskyi, tuttora prigionieri in Russia che “li detiene illegalmente dal novembre 2022, violando i suoi obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale”. Nell’incontro, sono stati quindi considerati i meccanismi da avviare per “instaurare una cooperazione” tra l’ufficio di Coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra e la Santa Sede. Dmytro Usov ha chiesto di trasmettere parole di gratitudine a Padre Francesco, per l’invito fatto a Russia e Ucraina nel messaggio pasquale sullo scambio dei prigionieri secondo la formula “tutti per tutti” aggiungendo che “questa forma di scambio rientra nell'ambito della moralità e dell'etica cristiana, e l'Ucraina farà ogni sforzo per attuarlo”. Dmytro Usov ha assicurato: "Il nostro obiettivo è liberare tutti gli ucraini dalla prigionia". Da parte sua, Sua Beatitudine Sviatoslav ha assicurato che la Chiesa greco-cattolica ucraina continuerà a sostenere i soldati ucraini e le loro famiglie ed è pronta a collaborare per garantire che tutti gli ucraini detenuti ritornino alle loro famiglie il prima possibile. M. Chiara Biagioni