Diocesi: mons. Migliavacca (Arezzo), "presenza reliquia del beato Livatino è occasione per richiamarci ai temi della giustizia, dell’equità, della ricerca del bene comune" “Sub tutela Dei. Sotto la protezione di Dio”. È questo il titolo della mostra sul giudice Rosario Angelo Livatino, assassinato dalla mafia nel 1990 e proclamato beato nel 2021, che è possibile visitare fino al 23 aprile ad Arezzo nel Loggiato di San Donato. La mostra, presentata per la prima volta al Meeting di Rimini, nasce per far conoscere la figura del beato Livatino, ed è articolata su pannelli con foto e documenti in cui vengono rappresentati i vari momenti della vita del giovane magistrato, incluso il giorno dell’agguato e della sua uccisione. Il taglio del nastro dell’esposizione, realizzata in collaborazione tra diocesi, Acli della provincia di Arezzo e Comunione e liberazione di Arezzo, è stato effettuato dal vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Andrea Migliavacca. “La peregrinatio delle reliquie del beato Livatino nella nostra diocesi – spiega il vescovo Andrea Migliavacca - è occasione per richiamarci ai temi della giustizia, dell’equità, della ricerca del bene comune e della testimonianza del Vangelo anche nella cosa pubblica. È un’importante testimonianza che vogliamo raccogliere soprattutto per i giovani e pensando a un mondo migliore”. L’inaugurazione della mostra (modalità di accesso e orari nel volantino allegato) precede e accompagna la peregrinatio della reliquia del beato Rosario Angelo Livatino che verrà accolta dal 17 al 19 aprile nella Cattedrale di Arezzo. Il pensiero del giovane magistrato infatti oggi raggiunge scuole, parrocchie, enti grazie anche alla peregrinatio di una reliquia. La camicia che Livatino indossava il giorno del suo assassinio, consunta dal sangue del martirio, che per 32 anni è stata un reperto processuale conservato negli armadi blindati del Tribunale di Caltanissetta, chiesta in affidamento dalla Curia di Agrigento e conservata in una teca d’argento e che dal 19 settembre 2021 viaggia per l'Italia. “Questa iniziativa è stata voluta per avvicinare la cittadinanza, specialmente i giovani, a una figura positiva del nostro tempo – dice Luca Vanni, direttore dell’Ufficio Scuola della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro -. Non è giusto chiamarlo eroe, ma una persona giusta, non solo perché amministrava la giustizia, ma perché lo faceva con equità, mosso da un grande senso civico”. Il pellegrinaggio della reliquia in terra aretina prevede vari momenti liturgici e culturali. In particolare il convegno di giovedì 18 aprile alle 10 nel Palazzo vescovile dedicato al tema “La giustizia riparativa”. Alle 16, in Seminario si svolgerà il convegno pensato soprattutto per gli insegnanti di religione dal titolo “Giustizia riparativa, ascolto….accoglienza”, interverrà, tra gli altri, don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana. Un terzo convegno si svolge venerdì 19 aprile alle 10 in cattedrale ed è intitolato “Chiesa cristiana e contrasto alle mafie”.  Patrizia Caiffa