Messa crismale: mons. Giombanco (Patti), "inviati sulle strade del mondo a fasciare le ferite, consolare gli afflitti, portare la gioia" Nella Basilica Santuario di Tindari, il vescovo monsignor Guglielmo Giombanco ha presieduto oggi la solenne messa Crismale. Il  vescovo ha benedetto gli oli (crisma, catecumeni, infermi) che serviranno per amministrare i sacramenti. Anche quest’anno, una parte dell’olio è stata donata dalla Polizia di Stato insieme all’associazione Quarto Savona, olio ricavato dagli ulivi che crescono nel giardino sorto nel luogo della strage di Capaci.  Nella sua omelia, monsignor Giombanco, rivolgendosi ai sacerdoti, ha sottolineato: “Cari confratelli, siamo chiamati ad essere uomini guidati dallo Spirito, testimoni fedeli nel mondo, annunciatori e servi della Parola”.  “Siamo stati consacrati – ha aggiunto - per essere inviati sulle strade del mondo a fasciare le ferite, a consolare gli afflitti, a portare la gioia, a dare la veste di lode anziché di lutto. La nostra missione, in un tempo segnato da forti contraddizioni e privo di speranza a causa dei tanti focolai di morte, è riaccendere nel cuore degli uomini e delle donne la fiducia e la speranza. Mai dobbiamo essere motivo di tristezza, di sofferenza, di distanza; dobbiamo invece rendere vicina la presenza di Cristo che sempre apre nuovi cammini di vita nei deserti esistenziali. Il nostro compito di sacerdoti non è principalmente quello di rivelare il volto del Signore. Dobbiamo essere noi quel volto e riconoscerlo in coloro ai quali ci rivolgiamo. Ogni essere umano, fatto a immagine e somiglianza di Dio, ci offre uno scorcio di quel volto che desideriamo incontrare e donare”. All’offertorio sono state consegnate al vescovo le buste con le offerte delle comunità parrocchiali nell’ambito della Quaresima di Carità 2024 che, secondo il progetto “Andate nelle periferie”, a cui la diocesi di Patti ha aderito, serviranno per la realizzazione di una struttura per bambini nella diocesi di Simdega, in India. Patrizia Caiffa