Terra Santa: patriarchi e capi Chiese di Gerusalemme, “appello per un immediato cessate il fuoco” “Condanna delle azioni violente, soprattutto quelle verso i civili innocenti, l’appello per un cessate il fuoco immediato e prolungato, il rilascio di tutti i prigionieri, il libero accesso di medici e personale sanitario attrezzato per assistere i malati e i feriti e l’apertura di negoziati, promossi a livello internazionale, per porre fine e andare oltre l’attuale ciclo di violenza”: è quanto contiene il messaggio di Pasqua dei patriarchi e dei capi delle Chiese di Gerusalemme diffuso nella serata di ieri. Nel testo, pervenuto al Sir, i leader religiosi salutano in “modo speciale” i fedeli di Gaza che, si legge, “stanno portando croci particolarmente pesanti negli ultimi mesi”. Il riferimento è a tutti gli sfollati cristiani che si sono rifugiati all’interno della parrocchia greco-ortodossa di San Porfirio e in quella cattolica della Sacra Famiglia e allo staff medico, ai volontari e ai pazienti dell’ospedale anglicano al-Ahli”, sito nel centro di Gaza City. “A loro e a tutti coloro che guardano con fede alla risurrezione di Cristo, anche in mezzo alle tenebre presenti” i leader religiosi inviano un augurio con le parole di san Paolo: “Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm. 8, 38-39).Daniele Rocchi