Natalità: Stati generali, partito il tour da Bologna. De Palo, "in Italia è urgente un vero e proprio piano Marshall" “Per uscire dall’inverno demografico l’Italia deve arrivare a quota 500mila nuovi nati entro il 2033: l’asticella è alta ma raggiungibile. E occorre farlo in fretta perché non c’è più tempo, serve un impegno forte, di lungo periodo e sinergico fra politica, società civile e mondo economico del Paese, a prescindere dalle bandiere di partito. Quella della natalità è una sfida bipartisan che si vince in un solo modo: tutti insieme”. Così Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità e promotore degli Stati generali della natalità, che ha lanciato il tour nazionale oggi, martedì 20 febbraio, a Bologna nella sala “20 maggio 2012” della Regione Emilia-Romagna, alla presenza di numerosi ospiti. Tra questi la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco metropolitano di Bologna Matteo Lepore e l’arcivescovo di Bologna e presidente Cei, card. Matteo Maria Zuppi. “Per costruire il futuro occorrono risorse, ma soprattutto, una strategia chiara come sistema-Paese – prosegue De Palo -. In Italia è urgente un vero e proprio piano Marshall per la natalità: serve una fiscalità più equa che tenga conto della composizione delle famiglie e non solo del reddito, servono sinergie con le amministrazioni locali per rendere più accessibili i servizi essenziali ai nuclei familiari con minori, come nidi o mense, e un quoziente familiare ad esempio per l’Irpef. E nella ‘squadra’ per vincere la partita della natalità non possono mancare il mondo dello sport, le imprese, lo spettacolo, le banche e, naturalmente, l’Europa, sulla quale possiamo e dobbiamo fare pressione perché preveda investimenti per la natalità. Siamo vicini al punto di non ritorno ma possiamo ancora non oltrepassarlo”. “Il segno ‘meno’ alla voce ‘natalità’ accomuna l’Emilia-Romagna, l’Italia e la maggioranza dei Paesi europei da tempo e il trend è in pericolosa accelerazione – commenta Enrico Biscaglia, presidente dell’Associazione Bologna Bene comune che ha organizzato l’evento bolognese insieme alla Fondazione per la natalità -. Lo scopo dell’incontro di oggi è duplice: alzare il livello di consapevolezza delle ricadute sul sistema-Paese ma anche sottolineare la necessità di un’azione collettiva e generale: il futuro è responsabilità di tutti, dalla politica alle scuole, dal mondo del lavoro ai media. Ognuno può contribuire ma l'obiettivo deve essere di tutti: permettere ai giovani di avere nuovamente uno sguardo positivo sul futuro vincendo l’incertezza generale”. Dopo l’avvio a Bologna, il “Tour della natalità” proseguirà con altre tappe e altrettanti focus locali a Palermo a metà ottobre, a Roma il 15 novembre, Milano a dicembre e un’ultima tappa a Venezia. Appuntamento, intanto, nella capitale per la IV edizione degli Stati generali della natalità il 9 e il 10 maggio, presso l’Auditorium della Conciliazione.Gigliola Alfaro