Diocesi: Crema, nel 2026 chiude la comunità dei Frati cappuccini dei Sabbioni “La decisione della Provincia dei Frati minori cappuccini di Lombardia di chiudere, nel 2026, la comunità dei Frati cappuccini dei Sabbioni, in diocesi di Crema – decisione che ha la sua radice nella diminuzione drastica del numero di vocazioni, in atto da anni – è motivo di grande dolore sia per la Provincia stessa, sia per la diocesi. I Frati cappuccini sanno bene di essere amati dai loro fedeli e stimati e apprezzati dalla Chiesa cremasca; il vescovo e la diocesi con lui vedono con sofferenza il venir meno della presenza secolare dei figli di San Francesco d’Assisi, portatori di un carisma singolare e collaboratori generosi della pastorale diocesana. Vogliamo ribadirlo: nessuno di noi vive con piacere questa decisione! La sofferenza manifestata in tanti modi soprattutto, ma non solo, dai parrocchiani dei Sabbioni, è anche la nostra sofferenza". Lo si legge in un comunicato stampa firmato dal vescovo di Crema, mons. Daniele Gianotti, e del provinciale dei Frati minori cappuccini di Lombardia, fra Borghino proseguono: “Perché non devono esserci dubbi sul futuro della parrocchia dei Sabbioni: è desiderio di tutti, a partire dal vescovo, che la parrocchia dei Sabbioni continui a esistere, e non soltanto sulla carta, ma come comunità evangelicamente viva, generosa, e anche capace di custodire quel carisma francescano che i cappuccini hanno testimoniato per tanti anni. Del resto, la realizzazione delle unità pastorali, avviata in diocesi di Crema già da diversi anni, non ha visto la soppressione di nessuna parrocchia. Su questo non ci devono essere perplessità o incertezze e rimarrà vero anche per il cammino in unità pastorale delle comunità dei Sabbioni e di Ombriano". “Da parte nostra, per la responsabilità che ci è affidata per la Provincia cappuccina di Lombardia e per la diocesi di Crema, offriamo tutta la nostra disponibilità all’ascolto, all’accompagnamento, al sostegno dei passi che si dovranno fare – si conclude il comunicato firmato da mons. Gianotti e fra Borghino -. E poiché vogliamo vogliamo essere noi, prima di tutto, uomini di fede, ci apriamo alla speranza che il carisma francescano, testimoniato per tanto tempo dai Frati cappuccini ai Sabbioni, non venga meno anche in futuro per la Chiesa di Crema. Nell’immediato, non siamo in grado di sapere se e come ciò sarà possibile: ma vogliamo rimanere aperti alle sorprese di Dio e per questo continuiamo a pregarLo (come il Signore Gesù insegna: cf. Lc 18,1) sempre e senza stancarci”.Gigliola Alfaro